SE I POLITICI NON RUBASSERO I MAGISTRATI NON LI CONDANNEREBBERO

Mancano i filtri intermedi di legalità. E tutto il marciume viene rivelato solo dai “tutori ultimi” della legge: i magistrati. Così è facile per i partiti gridare alla “repubblica giudiziaria”. Come è successo nella sede del PD, dove è stato chiamato a inveire persino il berlusconiano Giuliano Ferrara, che ha detto “non è giusto che la magistratura possa sciogliere parlamenti e far cadere governi”. Peccato che non fosse stato invitato anche Davigo.Che avrebbe potuto ricordare ai nazareni – come ha sempre detto in ogni occasione – che se i politici non rubassero, i magistrati non li condannerebbero. Il problema è che ormai quasi tutti i partiti non intercettano, né tanto meno respingono i disonesti.Perché nessuno vuol pagare la qualità di portatori di ideali, con la quantità di portatori di tessere.Poi, se scoppia il caso, un garantista che evochi a sproposito Tortora lo si trova sempre.