ZINGARETTI CONQUISTA IL LAZIO MA NON LA MAGGIORANZA

E’ la prima voltache un presidente uscente viene riconfermato alla guida della Regione Lazio. Zingarettivince ma non conquista la maggioranza. Potrà contaresolo su 25 consiglierisu un totale di 51. Segni di apertura dal Movimento 5Stelle anche se l’ipotesi più accreditataè un alleanza con Forza Italia Nicola Zingarettiviene riconfermato alla guida dellaRegione Lazio; batte nettamenteRoberta Lombardi(M5S) e per un solo puntoStefano Parisi, alla guida della coalizione di centrodestra. Va detto che la sua riconferma èuna grande vittoria, soprattuttoalla luce della disfatta del Partito Democraticoa livello nazionale ma allo stesso tempo è unavittoria amaraperché Zingaretti haconquistatoil Lazioma non la maggioranzae, nonostante una già ampia alleanza, il neo eletto presidente dovrà trovare un modo per allargarla ulteriormente . Agli appassionati delCommissario Montalbanoil cognome Zingaretti ricorderàsicuramente l’attore protagonistae, in questo caso, c’è un profondo legame tra i due: infatti Nicola e Luca Zingaretti sono fratelli. Nicola Zingaretti è il fratello minore, classe 1965, il neo eletto presidente è sposato e padre di due figlie. Impegnato nell’associazionismo sin da giovanissimo, a diciassette anni è uno dei fondatoridell’associazione antirazzista“Nero e non solo”. Subito arrivano i primi successi della sua lunga carriera politica e nel 1991 viene elettoSegretario Nazionale della Sinistra Giovanilee solo un anno dopoConsigliere Comunaledi Roma. Tra il 1995 ed il 1997 guida l’Unione Internazionale della Gioventù Socialistae ricopre la carica diVice Presidente dell’Internazionale Socialista. Nel 2000 viene elettoSegretario dei Democratici di Sinistradi Roma. Nel 2004 viene eletto alParlamento Europeoe viene subito elettoPresidente della delegazione Italianadel Partito Socialista Europeo. In Europa Zingaretti si occupa principalmente diprotezione dei consumatori,volontariato,disabilitàediritti civili. Lavora, inoltre, in difesa delle merce tessili europee e del “made in Italy”. Nel Novembre 2006 viene elettoSegretario Regionale del Lazio dei Democratici di Sinistraper poi essere eletto, l’anno successivo,Segretario del neonato Partito Democratico nel Lazio. Terminata la sua esperienza europeaZingarettiviene eletto, il 28 Aprile 2008,Presidente della Provincia di Roma;durante il suo mandato fa nascere progetti comeProvincia Wi-fiePorta Futuro, inaugurato nel 2011. Si dimette da presidente della Provincia poco prima della scadenza naturale del suo mandato per partecipare alle elezioni regionali che lovedranno vincitore nel Febbraio 2013. Gli scenari possibilisono principalmente tree Zingaretti sa che non sarà facile trovare un accordo che non portimalcontenti interni. La strada che sembrava fino a poco tempo fa la più probabile è divenuta improvvisamente impervia e difficile: Sergio Pirozzi, con la sualista dello Scarpone,è visto da molti come il vero motivo della sconfitta del centrodestra e, se in un primo momento si pensava che fosse possibile affidargli un assessorato di scopo per la ricostruzione delle aree terremotate, dopo le sue dichiarazioni aRadio Cusano Campusla chiusura sembra definitiva: “Se io do una parola è quella. La lista dello Scarpone andrà avanti da sola, all’opposizione” ha dichiarato Pirozzi. Devid Porrello,esponente delMovimento 5 Stelle, ha teso la mano al neo eletto presidente e dalle sue dichiarazioni emerge una cauta,seppur coerente, aperturaverso Zingaretti: “Qualora Zingaretti volesse aprire un dialogo con noi si vedrà su che basi. Non abbiamo pregiudizi a prescindere, ma giudizi: lavoriamo sui temi. Deve dirci su che linea vuole andare avanti sulla sanità, le liste d’attesa, su piani regionali seri su rifiuti e trasporti. In Aula troverà un atteggiamento non di apertura, ma certo di maturità”. Un’alleanza che potrebbe essere quantomeno apprezzata all’interno dello schieramento zingarettiano, soprattutto per la vicinanza rispetto a molti temi cari alla sua lista. “L’abolizione dei vitalizi in erogazione, la riduzione delle indennità e una rimodulazione della spesa” le prime proposte dei pentastellati. La terza stradapercorribile è quella che darebbe a Zingarettila maggior stabilità in Consiglio Regionalee porterebbe direttamente aForza Italia. L’idea di un “piccolo Nazareno”non piacemolto tra le file dello schieramento zingarettiano ma l’affidabilità ed i numeri di un possibile accordo porterebbero sicuramentepiù stabilità e tranquillità in Consiglio Regionale. L’accordo dovrebbe basarsi principalmente su accordi rispetto le poltrone e il nome più accreditato, in questo caso, per la presidenza del Consiglio Regionale è quello diAdriano Palozzi, ex presidente diCotrale fedelissimo diMaurizio GasparrieRenata Polverini.Eletto con 14.000 preferenze,Palozzi, porterebbe con seLaura Cartagineseed il leghistaAngelo Tripodi.Certo, c’è da capire quanto questa opzione sia gradita all’interno dello schieramento a sinistra e quanti malumori possa creare.Zingaretti ha conquistato il Lazio, è vero, ora però, dovrà conquistare il Consiglio Regionale, ela maggioranza che permetterà di governare con stabilità la Regione Lazio. Dopo la riconferma del 4 Marzo,Zingarettisi dice pronto a candidarsi alla guida delPartito Democraticoe conferma la sua presenza alle primarie. “Dobbiamo stare all’opposizione, modello è l’Ulivo” queste le sue dichiarazioni che dettano la linea cheZingarettivorrebbe seguire come Segretario del PD; una rigenerazione, non una rifondazione. Un “modello Lazio” da seguire e portare a livello nazionale, un “progetto politico che nel Lazio ha unito tutta la sinistra. Abbiamo fatto l’accordo con Liberi e Uguali, avevamo con noi i sindaci, le liste civiche e, soprattutto, i giovani. E’ un modello che rilancia lo spirito dell’Ulivo. Ed è il modello che vorrei proporre a livello nazionale“.