DOPO DUE ANNI DI RAGGI ROMA VEDE LE CINQUE STELLE

DOPO DUE ANNI DI RAGGI ROMA VEDE LE CINQUE STELLE

Oltre alla rabbia sta subentrando una forma di tenerezza nei confronti della signora che ha avuto l’onere e l’onore di essere la prima donna sul cadregone del Campidoglio. Per tanto tempo mi sono chiesto: ma c’è o ci fa? Ora ho capito: c’è e ci fa. Perché ad un’innata incapacità e sprovvedutezza si sposa una furbizia volpina nello scaricare sempre su altri le colpe di una Roma abbandonata e ridotta ad una vergognosa pattumiera. Roma si inonda? La colpa è delle piogge che si presentano insolitamente abbondanti. I tombini sono intasati? La colpa è delle foglie che sono cadute prima del tempo. A distanza di mesi foglie e tombini sono nelle stesse condizioni. Le buche sono ormai un capitolo leggendario, la riedizione grillina dei fori romani. La tappa del giro d’Italia viene interrotta. La Raggi squittisce: “Ma è stata una festa e la gara è stata ultimata”. Il verde pubblico è ormai una giungla incontrollata. Ci si appella alle pecore. Il problema della spazzatura si ripresenta a intermittenza. Virginella debuttò con il complotto dei frigoriferi abbandonati per strada. Topi e gabbiani la fanno da padroni. Gli alberi vengono giù come stelle cadenti. Intellettuali, gente di spettacolo, comuni cittadini, persino i sindacati denunciano l’ immobilismo. Gli stessi colleghi di movimento si mostrano imbarazzati. Non è bastato nemmeno il valzer delle poltrone. In tutto questo lei persevera nel darsi un 7. Anche se giorni fa ha ammesso che Roma è “In sofferenza”. Ora sia pure in forma ridotta è arrivato il primo verdetto dalle ultime elezioni, che ha visto sparire la grillomania. La colpa è dell’ assenteismo ai seggi. Lei dice che ci vuole “tempo e risorse”, che le hanno lasciato un’eredità disastrosa. E’ l’ unica pura verità che è in grado di dire. Ma due anni di amministrazione non sono pochi . E finora a parte le uscite da mannequin con abiti griffati ad alcuni eventi, o la fascia tricolore sull’ esile figurino i romani di decente non hanno visto nulla. Al punto che sorge il sospetto che in Campidoglio ci sia un ologramma.