IL COVID HA UCCISO LA DEMOCRAZIA DIRETTA E PLEBISCITARIA

Il meraviglioso artista Ezio Bosso, nella sua ultima intervista, ci ha donato una goccia di limpida verità: “Il virus non è il nemico”. Il virus è un evento, eccezionale e terribile, naturale, che ci pone di fronte al nostro dilemma esistenziale di scegliere, o di far scegliere ad altri, come vivere e come provare a salvarsi la vita. In caso di stato di estrema emergenza vitale le scelte del singolo sono determinate dalla sua condizione economica, dalla sua residenza geografica, dalla sua età, dalla sua cultura scientifica, da una serie di variabili enormemente differenziate. Un pensionato che vede morire l’ 80% di anziani sopra i 70 anni, vorrebbe un indice di contagio uguale a zero, per muoversi liberamente. E avrebbe ragione.Un ricco imprenditore che può acquistare tutti i tamponi che vuole e ha un ospedale privato nella sua villa, non capirà mai perchè ci sia gente serrata in casa. Che fate, pelandroni? Andate a lavorare! Non parliamo degli ignoranti, o di quelli che sanno tutto (che sono mille volte peggio). Con la democrazia diretta e plebiscitaria, sono impossibili le scelte mediane, quelle di compromesso, che cercano di RIDURRE IL DANNO alla salute e quello economico per TENTATIVI e CORREZIONI come si fa in ogni attività umana, e soprattutto nel lavoro ben fatto. L’Italia ha dimostrato che una democrazia rappresentativa, con indici di contagio molto alti, con una situazione sanitaria disastrata da decenni di privatizzazioni e riduzione dei costi di gestione, falcidiata da scarse o nulle nuove assunzioni di medici e infermieri, grazie soprattutto alla sua popolazione, e al procedere prudente ma determinato del suo governo, ce l’ha fatta. Certo, un dittatore eletto con un click poteva impiccare Fontana, Gallera e Cirio (senza Piemonte e Lombardia possiamo andare a braccetto anche con la Nuova Zelanda) dopo i primi quindici giorni di gestione della pandemia.Ma chi ci assicura che avremmo trovato un dittatore che avrebbe pensato prima alla salute di TUTTI gli italiani, e poi agli interessi di Assolombarda? Lo stesso Alessandro Di Battista, mi sembra, è ancora fermo a: ‘ne uccidono di più i fulmini’. E tifa per la Cina, quando è ormai dimostrato che le fabbriche-pollaio cinesi sono il perfetto incubatore dei virus. Ti abbiamo difeso Costituzione italiana, e ci hai salvato la vita.Molto meglio di come avrebbe fatto la piattaforma Rousseau.