CENSURA ALL’ICE

CENSURA ALL’ICE

«Censura» all’Ice: Onida rompe con il presidente Ferro, si dimette il comitato editoriale.Il presidente dell’istituto avrebbe bocciato la sintesi della relazione perchè «inficiata da un’apologia della Commissione europea». Il comitato: decisione spiacevole e irrituale, dobbiamo poter operare in autonomia. Fino alla fine degli anni 80 non avevo la più pallida idea di cosa fosse l’ICE (Istituto per il Commercio con l’Estero), fino a quando questioni d’amore non ne hanno fatto un elemento stabile della mia esistenza. Ho osservato l’ICE da vicino mentre da feudo socialista diventava “ente inutile” e poi seppur fortemente ridimensionato costola operativa dell’allora neonato Ministero dello Sviluppo Economico.Un piccolo ente ribattezzato agenzia all’interno del quale certamente albergano tutti i mali endemici della pubblica amministrazione, ma che ha sempre fornito prestazioni di alto livello sia analitico che operativo grazie alle professionalità di gran parte dei suoi dirigenti e funzionari. Forse non proprio un fiore all’occhiello, ma certamente un aiuto validissimo per le piccole e medie imprese che affrontano mercati esteri. Trovo sia semplicemente osceno che, come ci racconta Il Sole 24 Ore, anche questo strumento squisitamente tecnico debba diventare un mezzo di propaganda per volontà di un presidente paracadutato a casaccio dal governo gialloverde.