SONO GIORNI DURI PER LA LEGA DI SALVINI

SONO GIORNI DURI PER LA LEGA DI SALVINI

Certo che son giorni duri per Salvini e la Lega. Perché, solo nell’ultima settimana, più della metà delle balle messe in giro non solo non hanno attecchito. Ma gli sono tornare dritte in faccia. Contestavano l’Azzolina per la proposta sulla didattica mista. Salvini la chiamava follia, ne rideva. Ma poi si è scoperto che i suoi stessi senatori, qualche giorno prima, avevano proposto la stessa cosa in Senato. Gridavano allo scandalo, all’indecenza sulla scarcerazione dei boss, puntando il dito contro il governo. Ma poi si è scoperto che uno dei magistrati che li ha (a norma di legge, piaccia o meno) disposto le scarcerazioni è stata la moglie di un leghista di primissimo pelo, Cota. Attaccavano, rabbiosi, il governo per far aprire le chiese e far andare la gente a messa. Ma poi è saltato fuori che l’emendamento sulla riapertura delle messe non lo hanno votato. Fomentavano il complottismo sulla “sparizione” dei profili social di De Donno, protagonista della vicenda sul plasma, gridando allo scandalo. Ma poi si è scoperto che De Donno aveva oscurato volontariamente i suoi profili proprio a causa del fatto che qualcuno (boh) usasse le informazioni da lui divulgate per scatenare risse. E oggi l’ultima: ululavano parlando di indecenza per i tagli al fondo famiglia, scagliandosi rabbiosi contro l’esecutivo. Ma poi dal Ministero hanno fatto sapere, stupiti, che i dati sui fondi sono sul sito e non risulta nessun taglio, e non capiscono neanche a cosa si riferisca la Lega. È un lavoraccio.Però, Morisi, ok far propaganda.Ma così non è neanche lasciare la porta vuota: è giocare nella squadra avversaria (cosa di cui, sinceramente, vi ringraziamo).