NON VOTARE A BERLUSCONI

Non ho avuto l’onore e la fortuna di conoscere Peppino Impastato. Però ho avuto quelli di incontrare sui fratello Giovanni, sempre impegnato a tener viva la sua lotta, e la sua mamma Felicia, che in quella lotta ha trasferito il suo estremo dolore.Circa un ventina di anni fa partecipai alla marcia che tutti gli anni si tiene fino a Cinisi il 9 Maggio per ricordare l’assassinio di Peppino. Alla fine ci trovammo nella casa dei Cento Passi a commentare la giornata e a parlare di politica, con mamma Felicia presente, attentissima e silenziosa. Alla fine non ricordo chi le chiedesse cosa pensasse, ma ricordo ancora la sua risposta lanciata a voce forte ferma sicura : “prima di tutto dite di non votare a Berlusconi..”Ecco ci pensavo oggi, sentendo che Peppino viene ufficialmente ricordato come una vittima di mafia, mettendo in secondo piano il militante politico. Le parole che allora sentii da sua mamma invece sono la testimonianza che Peppino era contro tutto il potere economico e politico; e che se Peppino Impastato fosse vissuto, avrebbe parlato come sua mamma. Anzi credo che sua mamma parlasse pensando a cosa avrebbe detto lui. L’assassinio di Peppino Impastato è un capitolo della storia iniziata a Portella della Ginestra e fa parte della lunga scia di sangue che percorre le complicità tra mafia, affari, politica, stato; e la lotta contro di essa. Peppino era un grande combattente di questa lotta, la sua meravigliosa mamma Felicia lo sapeva e lo ha testimoniato con tutto il suo dolore fino a che è vissuta. Oggi voglio ricordarli assieme.