LERNER E GLI ALTRI LASCIANO LA REPUBBLICA. UNA VIRATA A DESTRA CHE NON PIACE AI COLLABORATORI

Lerner e altri lasciano Repubblica perché Molinari la starebbe spostando a destra. C’è molta nostalgia del giornale-partito. Io che ho diretto un giornale di partito, quindi una cosa più limpida nel rapporto con i lettori, non sento questa nostalgia anche perché ho sempre letto poco Repubblica. Credo che Molinari porti al suo nuovo giornale una sensibilità moderata, persino molto moderata, ma nulla che possa creare allarme e addirittura ripulsa nei collaboratori. Allora forse la questione è un’altra: è che stanno nascendo uno o due imprese editoriali, house organ più radical, che sembrano a molti ex collaboratori di Repubblica più attraenti. Per fortuna i giornali non spostano un voto e quindi potremo assistere anche con indifferenza a questi cambi di testata. Quello che disapprovo è, francamente, la demonizzazione di Molinari, di cui si conosce la storia, la cultura e le amicizie anche internazionali. Sono in una stagione della vita in cui non ho bisogno di Direttori e non ho interesse per la carta stampata, ma vedo troppo vittimismo in giro, troppa gente che si immagina un gulag personale. Cambiate, andate , tornate ma non rompeteci le palle.