SAVE THE DaD

Premetto che non conosco nello specifico le direttive e le linee guida del Ministero sulla didattica a distanza, e che l’ho utilizzata soltanto per corsi di formazione professionale per adulti. Condivido con i docenti un principio.La lezione e la didattica virtuale non può in alcun modo sostituire quella reale, fisica, in aula. Non può e non deve sostituire LA SCUOLA. Ma è uno strumento di affiancamento e integrazione della didattica che potrebbe rivelarsi utile ed efficace per colmare alcune lacune del sistema scolastico. Potrebbe permettere, è solo un’ipotesi e se dico un’assurdità commentatelo apertamente, un rapporto più individuale e specifico nei casi di difficoltà dell’alunno, nel favorire lavori e progettualità di gruppo fuori dagli edifici scolastici. Quello che voglio dire è che, sempre secondo me, la Didattica a Distanza non dovrebbe essere soltanto una copia virtuale del modello scolastico in aula. Si potrebbe inventare qualcosa. Si potrebbero usare le ore DaD per lezioni con l’ausilio di multimedia, documentari, lezioni on line di altri colleghi nelle scuole italiane. Non sono un docente e quindi mi fermo qui. Ma, come studente, dico che, per i miei ricordi, a volte la scuola è troppo ‘massificante’:chi eccelle deve rallentare, giustamente, e chi fatica deve essere il più aiutato. Ma si creano criticità, lo sanno bene gli insegnanti. A volte, è troppo meritocratica. Non esistono secchioni e somari, esistono errori nella programmazione, forse. Situazioni, limite, che potrebbero essere equilibrate proprio grazie alla didattica a distanza. Forse, non lo so. Se vi va, parliamone.