I RICORDI DI UNA CERTA FILMOGRAFIA BRITISH ANNI 60 -70

I  RICORDI DI UNA CERTA FILMOGRAFIA BRITISH ANNI 60 -70

Chi è della mia generazione , una generazione che purtroppo non ha costruito granchè, e che ha avuto invece qualcuno che gli ha protetto le spalle e aveva costruito molto ,per essa e per quelle a venire, conserva però, credo, alcuni ricordi piacevoli. Si andava a giocare a pallone in piazza. Si faceva politica partecipata. Si facevano scioperi per cui non si entrava a scuola, anche se io eMarco Cavola, il mio fratello mancato, lasciavamo l’altro nostro amico fraternoPietro Panellaa manifestare in piazza da solo, e pur condividendo le punizioni “politiche” che ne sarebbero seguite, ne approfittavamo per andare a giocare a tennis . Si andava al cineclub. Poi c’era in giro la moda ancora da “figli dei fiori”, anche se ero piccolo. Ricordo le camicie a fiorellini che anche io avevo e amavo molto,e che stanno pure tornando oggi, in un sapore di nuovo Liberty che circondava gli anni ’60 e ’70. C’era tanto colore acceso. C’era “La Proposta” cantata dai Giganti, “mettete dei fiori nei vostri cannoni….”. E questo film, come per esempio “Hallo Pussycat” (uòuòuooo), che è stampato nella memoria più per il suo stile che per il fatto di essere un capolavoro, cosa che francamente non è stato . Ma la colonna sonora di Burt Bacharach, i vestiti colorati delle donne, i pantaloni a zampa stretta degli uomini, quelli di David Niven e di Peter Sellers, e il foulardino di Peter O’Toole in “Hallo Pussycat”, un certo generale gusto british , nell’epoca pure dei Beatles- grazie Inghilterra- facevano e regalavano tanta classe. L’ultimo film con queste caratteristiche fu “Hollywood party” di quel gran maestro che era Blake Edwards. E il ricordo di tutto questo , insomma, è un po’ dolcemente doloroso, nella sua nostalgia, e nella sua bellezza che non c’è più. Ecco, vedi, l’arte, la musica, il teatro, un quadro e il cinema sono i segni di un tempo, e non portano con loro solo i ricordi, quindi pezzi di vita personale, vera, ma anche lo stile di quell’epoca. Come fa l’archeologia, per dire. Per questo essi ,e la cultura in genere, sono così vitali per una comunità, checchè ne pensi qualcuno, perchè sono anche la sua memoria. Ci sarà un giorno che si capirà definitivamente questo piccolo dettaglio? intanto però, bei tempi.