ITALIA: L’ODORE DEI SOLDI SCATENA LE OPPOSIZIONI

ITALIA: L’ODORE DEI SOLDI SCATENA LE OPPOSIZIONI

Cosa fanno fare i soldi, un vecchio adagio dice: “la fame fa uscire i lupi dalla tana”, e quanti ne stanno uscendo oggi in Italia di “lupi” dalle tane, quell’odore di soldi in arrivo li fa moltiplicare. Sono tanti e tutti hanno la ricetta giusta per l’impiego di quei soldi, tutti sanno cosa farne, specie ora che la pandemia è quasi, ah la Lombardia, sotto controllo,Quanti “paladini”, difensori, patrioti in soccorso della nostra Italia. Offrirsi prima, no? Ma allora c’erano da trovare le risorse insieme alle norme per contenere il contagio, e dove erano loro? Chi di loro ha seguito l’invito del Presidente Mattarella a collaborare? E invece si sono tutti defilati nell’emergenza accusando il governo di incapacità, avversandolo in ogni modo a Roma come nelle regioni rette dalla opposizione, in Europa votando contro le proposte del governo.Ora che il più è fatto, ecco che si ripresentano all’incasso, e ci danno dentro per scalzare Conte e la sua squadra di governo, dimenticando volutamente quanto lavoro c’è dietro a quei soldi che sono in arrivo. Quanta pazienza, quanta applicazione e serietà è stata messa in campo prima di tutto per recuperare in Europa, quella credibilità perduta proprio grazie a chi oggi è all’opposizione. Senza voler contare poi che chi richiede a voce alta la gestione di quei soldi ha il partito pieno di indagati, arrestati e condannati per reati finanziari, per l’uso privato proprio della cosa pubblica, basterebbe ricordare solo i 49 milioni che la lega deve allo Stato e in che modo se ne è appropriato. Per cui se ne facciano una ragione, gli incapaci sono loro, incapaci per usare un eufemismo, inadeguati per gestire la cosa pubblica è più calzante.Tutto questo non vale solo per le opposizioni ma anche per il “fuoco amico” del governo, quell’Italia Viva che non vede l’ora forse di abbracciare la destra e darsi finalmente un’identità precisa.In ultimo, il ritorno all’attacco del “principe erede al trono Emanuele Filiberto” che ancora una volta si offre di salvare il Paese, saranno forse state le manifestazioni della destra fascista degli ultimi giorni ad averlo ringalluzzito ma anche lui se ne dovrà fare una ragione. Casa Savoia ha già fatto abbastanza per l’Italia consegnandola nelle mani di un dittatore che l’ha affossata, e con i tempi che corrono un altro Savoia in campo potrebbe evocare brutti pensieri.