STATI GENERALI. CONTE: IL PIANO DELL’ESECUTIVO SI ARTICOLA IN TRE LINEE STRATEGICHE

STATI GENERALI. CONTE: IL PIANO DELL’ESECUTIVO SI ARTICOLA IN TRE LINEE STRATEGICHE

Proseguono i lavori degli Stati generali, il seminario fortemente voluto dal  premier Giuseppe Conte, (iniziato sabato 13 giugno),  che durerà una decina di giorni. Sono previsti ancora tanti incontri con personaggi di rilievo dello scenario internazionale. A Villa Pamphilj sono attese le più alte rappresentanze dell’Ue, e non solo, dato che hanno già partecipato il Segretario generale dell’Ocse e la direttrice del Fmi. I lavori sono iniziati all’insegna dello slogan ‘progettiamo il rilancio’, e in questa direzione si continuerà, sia pure con una rassegna diversificata di proposte, analisi e considerazioni sulla difficile congiuntura del Paese, la cui economia affronta la durissima prova di una recessione che non riguarda tuttavia solo l’Italia, il fenomeno Covid sta interessando l’intero pianeta. Le più grandi Organizzazioni internazionali, intervenendo agli Stati Generali hanno tuttavia espresso apprezzamento e ammirazione per il modo in cui l’esecutivo ha portato avanti la gestione della difficilissima emergenza, forse la più severa in Europa, considerato il numero delle vittime e l’impatto sul piano economico dei provvedimenti relativi al lockdown. Il Segretario Generale dell’Ocse, a margine degli incontri a Villa Pamphilj (Stati generali Economia) ha dichiarato che “l’Italia e il Governo meritano un riconoscimento per avere dimostrato efficienza negli interventi, con azioni rapide e incisive, volte a contenere l’epidemia e proteggere la popolazione e le imprese.” Tutto questo, secondo le affermazioni del Segretario Generale dell’Ocse, Angel Gurria, si è concretizzato creando nel volgere di pochissimo tempo, una disponibilità doppia dei posti in terapia intensiva. Buoni e mirati anche gli interventi dell’esecutivo per sostenere lavoratori e imprese, tramite programmi di lavoro adeguati a breve termine, rendendo agevole anche il ricorso alla liquidità, garantendo il credito, nonché il differimento delle scadenze fiscali, assicurando crediti d’imposta. Gurria ha infine concluso il suo intervendo dichiarando che ‘l’Ocse è con l’Italia e che è pronta ad aiutare il Paese in questa fase di emergenza. ‘Siamo con l’Italia’ – ha affermato il Segretario generale. Dichiarazioni che non sono passate inosservate, e che in un momento come questo contribuisce a rendere meno dure le catene della crisi. L’Intervento della direttrice del Fmi, Kristalina Georgieva, è stato più analitico, ma comunque costruttivo, di sostegno verso l’Italia. Così si è espressa in merito alla gestione dell’emergenza: “L’Italia dovrebbe tenere presenti cinque aree d’intervento, e sono certa che saprà essere all’altezza di questo momento difficile, attraverso azioni efficienti ed incisive. E’ necessario chiudere la morsa della burocrazia nella Pubblica Amministrazione, aumentare l’efficienza negli investimenti e intervenire in ambito fiscale con riforme opportune per favorire una ripresa inclusiva ed equa. Necessario anche un allentamento delle regole, al fine di migliorare la concorrenza e le disparità in ambito regionale. E’ una fase difficile, ma si dovrebbe affrontare come una sfida e un’opportunità per bypassare la crisi.” Ha poi concluso complimentandosi con l’Italia per il modo sollecito in cui è intervenuta nella gestione dell’emergenza sanitaria. “Bravo Italia” – ha detto al riguardo. I cosiddetti Stati generali hanno suscitato un vortice di polemiche circa la loro opportunità, soprattutto da parte delle opposizioni, ma il premier Conte, forte anche delle testimonianze a suo favore da parte di personaggi di grande rilievo presenti a Villa Pamphilj non sembra essersene preoccupato. Ha dichiarato che il Piano che sta elaborando l’esecutivo si articola in tre linee strategiche: la modernizzazione del Paese, transizione ecologica, inclusione sociale, territoriale e di genere. La sede di questo seminario d’incontri e confronti a Villa Pamphilj non è un caso. Il premier punta ad investire con questo progetto anche nelle prerogative di bellezza dell’Italia, dato che non si deve dimenticare che ha il patrimonio artistico più rilevante al mondo. La scelta della location per avviare i lavori degli Stati generali non è pertanto un caso, ma un omaggio alle bellezze artistiche e architettoniche italiane. Secondo le dichiarazioni del premier, allorché si progetta un rilancio di questa portata, è necessario che il mondo intero possa concentrare l’attenzione sulle bellezze esclusive del Paese. Conte ha sottolineato il fatto che l’esecutivo sta impegnando ogni risorsa per rendere più efficiente la Pubblica Amministrazione, in primis attraverso la digitalizzazione, assicurando, nel contempo, che il patrimonio di conoscenze tecnologiche esistenti possa essere migliorato e incrementato a vantaggio della produttività dell’economia e dell’innovazione. Il Recovery Fund, che è stato ribattezzato “Next Generation Ue”, sarà uno strumento di enorme importanza per la ripartenza del Paese – secondo il premier. Com’è noto, proprio il presidente del Consiglio si è battuto per ottenere un sostegno degno di questo nome da parte dell’Ue, ventilando, nel mese di aprile, qualora il Paese non fosse stato supportato nella ripresa, anche l’idea di proseguire la strada ‘da soli’. Dichiarazione che ha suscitato un coro unanime di consensi tra le autorità dell’Unione e spinto sia la Bce che la Commissione europea a promettere un impegno più fattivo e consistente nei confronti dell’Italia. Necessario allora impegnarsi in progetti chiari per lasciare le sabbie mobili della crisi: ‘neppure un euro delle sovvenzioni Ue sarà sprecato’ – promette Conte. Il progetto del Governo deve essere pertanto coraggioso e condiviso, è necessario cogliere al meglio le opportunità che ci sono state offerte, la svolta e il superamento della crisi deve essere una sfida che non concede nulla all’impotenza e all’inerzia. C’è la fiducia delle Istituzioni Ue nei confronti del Paese, lo afferma anche il presidente del Parlamento europeo, Davide Sassoli. Ma occorrono riforme strutturali, in questa fase dell’emergenza serve un grande senso di responsabilità e capacità di programmazione, per investire in un futuro più solido. Secondo Davide Sassoli anche il programma di acquisti ambizioso di asset da parte della Bce, deve essere recepito con senso di responsabilità, così come la sospensione del Patto di stabilità e crescita previsto dal trattato di Maastricht, dato che i conti pubblici di ogni Paese membro sono stati messi a soqquadro dalla situazione di emergenza causata dal Covid. Della stessa linea di sostegno fanno parte anche la deroga agli aiuti di Stato, che prevede in termini di regole risposte severe, la linea di credito aperta dal Mes, ormai riformato, dato che ora è ‘immune’ da troike e condizionalità, nonché il raddoppio di Bilancio Ue, e il finanziamento con mezzi comuni. Non trascurabile l’introduzione, per quel che riguarda l’erogazione di risorse, del principio di ‘maggiore bisogno’. Sono tanti e importanti, fondamentali anzi, gli strumenti che le autorità europee hanno deciso in questa fase di emergenza, l’aggressione del Covid ha avuto un fortissimo impatto nell’economia europea, in quella dell’Eurozona in particolare. Si tratta di deliberazioni che hanno messo in movimento un volume di energie in termini di mezzi finanziari che non ha precedenti nella storia. Perché del resto questa è un’emergenza di carattere globale che non ha altri riferimenti così gravi per l’intera popolazione mondiale, in primis sul versante umano e sanitario.