INIZIA IL CONFRONTO SUI DECRETI SICUREZZA

INIZIA IL CONFRONTO SUI DECRETI SICUREZZA

Sìamo d’accordo, questo governo è nato da una alchimìa parlamentare e ha al suo interno anime diversissime. Siamo anche d’accordo sulla litigiosità dei Cinquestelle, sulla carente leadership del PD, sulla timidezza di LeU, sulla inaffidabile bizzosità di Italia Viva e sul macigno della pandemia, ma che il primo vero confronto su un’infamia come i Decreti Sicurezza avvenga oggi, dopo quasi dieci mesi di vita, è una cosa che non sta nè in cielo nè in terra. Insieme agli accordi con la Libia i Decreti Sicurezza sono l’eredità più imbarazzante  che Conte si è portato appresso e mentre i primi sono stati rinnovati per un insieme di trasandatezza e incapacità, i secondi arrivavano già con lo stigma di disumanità e incostituzionalità attribuito dal Presidente della Repubblica, e con la necessità se non l’obbligo di modificarli almeno nelle loro parti più turpi. E invece un cavolo. A nulla sono servite le adunate oceaniche delle Sardine e i borbottii di Fico, Orfini e Fratoianni.Ancora ieri sera  Corrado Augias parlava di priorità dei diritti civili riferendosi agli italiani, come se queste centinaia di migliaia di persone non ne avessero. Era preoccupatissimo per l’espediente antiabortista della regione Umbria. Nessun accenno  invece agli immigrati, alla protezione umanitaria, allo ius soli e al razzismo dilagante. Stiamo a vedere, ma forse il peggio di questo governo sta per venire alla luce.