COCKTAIL 23: UN MARTINI SBAGLIATO

Di origini incerte, questo cocktail presumibilmente fu inventato nell’hotel Knickerbocker di Manhattan. E’ come un “Martini sbagliato”, perché si serve in un bicchiere ghiacciato di Martini, ma, assieme al Dry Vermuth viene aggiunta anche una piccola quantità di Vermuth dolce (per esempio di Martini rosso).In Italia si chiama Martini Lavorato un cocktail da aperitivo composto da 4/6 di Martini rosso, 1/6 di Chinamartini e 1/6 di Rabarbaro Zucca, servito in un bicchiere tumbler medio, con spruzzatina di seltz, ½ fetta d’arancia e 2 gocce di angostura bitters. Si prepara direttamente nel bicchiere, con abbondante ghiaccio.Invece il Martini Sweet, preparato nel mixing glass e servito nella coppetta del Martini, richiede 4/6 di gin e 2/6 di Vermuth Martini Rosso. Cioé molto più sbilanciato verso il Gin del “Gin and It”. Versare 50 ml di Gin, e un po’ di Vermuth dry e di Vermuth dolce in un mixer riempito di ghiaccio. Una volta agitato versare in un bicchiere di Martini ben ghiacciato. Al cinema (anche) il Knickerbocker, cugino del Martini Dry, è legato alla coppia composta da Nick e Nora Charles, cioé a Myrna Loy e William Powell, i protagonisti della serie ad alto tasso alcolico ‘L’uomo ombra’ , critica ironica all’era del proibizionismo, anche perché la composizione di quei gialli era: si prenda il matrimonio riuscito tra due detective, si agiti con un omicidio e certamente, una volta filtrato il ghiaccio, si verseranno guai grossi. I più amati cocktail dei Charles erano il Martini, il Bronx, e tutto quel che aveva a che fare con il rye whiskey e con il gin. E’ per questo che si chiamano Knickerbocker delle sale d’essai diffuse in molti stati Usa, specializzate in classici hollywoodiani di genere (commedie, noir, western). Ovviamente la serie “The thin Man” iniziò a proibizionismo (1920-1933) finito. Il primo film è infatti del 1934, il secondo del 1936 e il terzo nel 1939, poi 1941, 1944 e l’ultimo nel 1947. Comunque un effetto positivo il proibizionismo lo ebbe. Prima degli speakeasy, alle donne non era permesso frequentare i bar, a meno che non fossero specificamente “Ladies Bar”, oppure artiste (musiciste o cantanti) o prostitute. E i cocktail hanno avuto il merito di mixare i gusti e di abbassare la gradazione dei drink. L’elezione di F.D. Roosevelt segnò dunque un notevole passo in avanti nell’egualitarismo alcolico. Durante il proibizionismo, se si beveva in un film di Hollywood bastava ambientarlo altrove, in Europa. Ecco perché, e poi si dice che l’immaginario conta poco, molti intellettuali avventurosi fecero le valigie verso Parigi o Berlino. Gertrude Stein, Alice Toklas, Francis Scott Fitzgerald, Henry Miller, Hemingway, John Steinbeck, John Dos Passos, T.S.Eliot, Isadora Duncan, Erich Maria Remarque, Ezra Pound, Sherwood Anderson, Waldo Peirce, Abraham Walkowitz, Alan Seeger,…