ALITALIA. DE MICHELI: VARO NEWCO E PIANO INDUSTRIALE ENTRO LA SETTIMANA

Per Alitalia è in dirittura d’arrivo il varo della newco. Secondo le dichiarazioni del ministro dei Trasporti Paola De Michelis, entro questa settimana si riunirà infatti il Consiglio dei Ministri per mettere a punto il programma di ripartenza della Compagnia di bandiera. Si è lavorato al dossier anche durante i mesi del lockdown, e a giorni tante riserve saranno sciolte. Nel decreto Rilancio sono stati destinati 3 miliardi di euro, e ormai il ritorno sotto le ali protettive dello Stato è una certezza. Dovrebbe essere la svolta tanto agognata, la presenza dello Stato è già garanzia di una nuova rotta per le contorte vicissitudini della Compagnia, ci sono stati troppi disastri nei vari tentativi di farla decollare negli ultimi decenni. E tante risorse andate in fumo, risorse non di poco conto, dato che allo Stato, in circa 4 decenni, Alitalia è costata quasi 13 miliardi di euro, se si comprendono anche gli ultimi stanziati dal Decreto Rilancio (3 mld), misura che ne sancirà la nazionalizzazione. Si punta sul Piano industriale, anche se al momento uno chiaro non esiste, ma ora l’attenzione sull’investimento dello Stato sarà più viva che mai. Dal piano industriale ci si attende, così come del resto è stato dichiarato, un ampliamento dell’offerta che comprenda sviluppo e innovazione, e soprattutto strategie strutturali per un inserimento nel mercato che renda veramente competitiva Alitalia. Nella crisi in atto, esplosa in seguito alla pandemia, con misure rigorosissime a danno dei collegamenti – in gran parte bloccati dalle ordinanze disposte per il controllo del virus – anche i colossi mondiali del settore hanno vacillato. Lufthansa sta per ridurre l’organico, con tagli che prevedono la riduzione di oltre 25 mila posti di lavoro. Ma non è la sola Compagnia che sacrificherà risorse al Covid-19. Intanto Lufthansa è stata appena salvata dallo Stato con ben 9 miliardi. Le norme in deroga dell’Ue sugli aiuti di Stato del resto lo consentono, e la Germania non deve neppure aggirare l’ostacolo in questa circostanza. I 3 miliardi previsti dall’ultimo decreto tuttavia sono davvero una grande cifra, una trasfusione di energia così importante nei confronti della Compagnia non c’era mai stata. Si tratta d una dotazione patrimoniale che dovrebbe permettere di ripartire con il carburante giusto. Il Mef sta portando avanti una grande scommessa, il ministro Gualtieri ha fiducia nella ripresa, la newco partirà con un capitale ben solido. Così si è espresso in merito: “Non si tratta di alimentare un deficit, ma di saldo netto da finanziare, questo è equity che resterà dello Stato, ed è una buona opportunità che porterebbe dei vantaggi, dato che lo Stato ci potrebbe guadagnare.” Il ministro ha poi aggiunto: “Intendiamovoltare paginae creare una compagnia che abbia successo, cheproduca utilie si trasformi col tempo in unainfrastruttura strategicaper un grande Paese a vocazione turistica”. Saranno i futuri sviluppi a dire se realmente la mossa del Governo porterà ‘salute’ nelle casse dello Stato, risolvendo in special modo l’annosa questione del dossier Alitalia. La newco sarà controllata dunque dal Mef, o meglio, da una società a partecipazione pubblica, e la ricapitalizzazione dei 3 miliardi che dovrebbe assicurare un avvio solido e con maggiori certezze, dopo tre anni di amministrazione straordinaria, e tanti interrogativi al seguito. Alitalia si trova in amministrazione straordinaria esattamente dal maggio 2017, dopo il fallimento del tentativo a guida Fs, Atlantia e un partner estero. Al momento l’esecutivo mira ad accelerare le operazioni per dare slancio alle premesse di questa nuova linea di decollo verso un futuro con maggiori garanzie. Secondo fonti vicine al Mit sarebbe stato designato Fabio Maria Lazzerini alla carica di Ceo, persona stimata dalla Compagnia e in particolare dai dipendenti. Il ruolo di Presidente sarebbe stato già assegnato ad una donna, Roberta Neri, e quello di Direttore generale a Giancarlo Zeni. Tutte persone bene accreditate, che hanno all’attivo una solida esperienza nel settore. Tra gli investitori stranieri avrebbero dimostrato interesse Usaerospace Partners e German Efromovich, ma il confronto è ancora da avviare e verificare. La flotta tuttavia sarebbe composta da 105 aeromobili. Per ora c’è l’urgenza della ripartenza in grande stile, il Governo punta a portare movimento nel turismo, settore devastato dalle misure di lockdown. Con l’imminente costituzione della Newco, l’interesse degli investitori stranieri c’è, già premono dietro la porta per un confronto con l’esecutivo.