RIMONTA ATALANTA. PER LA LAZIO LO SCUDETTO SI ALLONTANA

RIMONTA ATALANTA. PER LA LAZIO LO SCUDETTO SI ALLONTANA

Dopo undici minuti la Lazio era già sul due a zero. Autogol di De Roon e gioiello di Milinkovic Savic. Se non fosse stata l’Atalanta, forse i biancocelesti avrebbero potuto amministrare senza patemi il doppio vantaggio. Ma di fronte agli uomini di Inzaghi c’era appunto l’Atalanta.La solita, eccellente Atalanta di mister Gasperini. E allora, ecco qua, che due gol non bastano.  La Dea subisce per mezz’ora poi si riaffaccia lentamente nella metà campo avversaria, soffre i contropiede di Immobile poi accorcia allo scadere con una inzuccata di Gosens. A quel punto anche i più ottimisti trai tifosi laziali  iniziano a temere il crollo biancoceleste. Che inevitabilmente arriva nella seconda metà del secondo tempo. L’Atalanta schiaccia gli avversari, avanza sempre  più convinta alla ricerca del pareggio, che arriva con Malinovskiy a ventiquattro minuti dalla fine. A dieci minuti dallo scadere, poi,  la rimonta viene completata dalla rete di Palomino. A quel punto la Lazio non ha più energie, più convinzione, più testa. Abbozza una reazione ma si capisce che la partita ormai è segnata. L’Atalanta di questa stagione è  troppo forte, convinta dei propri mezzi e gioca il miglior calcio italiano. Sfortuna ha voluto che la Lazio la incontrasse proprio alla ripartenza del campionato. Il problema però  è che la Juve ora è a quattro punti, e per gli uomini di Inzaghi, riuscire a recuperare lo svantaggio non sarà così facile. Certo, c’è ancora la partita della vita a Torino, c’è l’Inter che annaspa dietro ma è chiaro che da ora in poi servono concentrazione e voglia di crederci. Inutile attaccarsi  alle tante assenze di stasera a cominciare da Lleiva. Certi vantaggi consegnati su un piatto d’argento, li devi difendere  fino alla morte. Ma se non lo fai vuol dire che qualcosa non quadra. La Juve intanto ringrazia.