I GIGANTI E I COMPAGNI

Saragat sarà stato anche un gigante. Ma per un anno. Prima di allora era stato un ottimo studioso dell’austromarxismo e di Goethe. Dopo, assisterà con indifferenza alla trasformazione di un partito erede della tradizione riformista in una formazione ministerial clientelare irrilevante anche nella sua scomparsa.Nenni è stato, invece, per quasi settant’anni, un uomo e un compagno. Partecipe appassionato delle sofferenze, delle speranze e anche degli errori del suo mondo e di tutte le tragedie della storia. Impasto unico di passione popolare e di realismo politico; cosciente, più di ogni altro della fragilità della democrazia e della pace. Generoso, sempre, nelle sue iniziative, nei suoi sbagli ma anche nei suoi rapporti umani. Punto di riferimento di un partito che, sotto la sua leadership volle essere, insieme, unitario e autonomo; e, se non riuscì a esserlo a lungo, non fu certo per colpa sua.Fu grazie alle sue parole che entrai, alla fine del 1956, nel partito socialista; uno dei momenti più felici della mia vita.Ebbe in sorte la possibilità di assistere, festeggiato da tutti, alle cerimonie per il ritorno della democrazia in Spagna. Un evento che avrà lenito le amarezze dei suoi ultimi anni.Gli dobbiamo, tutti, molto. Che riposi in pace, accompagnato dal nostro affetto.