Caso Unabomber, Zornitta scagionato definitivamente dopo 20 anni: “Mi hanno rovinato la vita”

Elvo Zornitta

Il caso Unabomber (Instagram) Alganews.it

Le parole struggenti di Elvo Zornitta dopo 20 lunghi anni. “Unabomber” italiano è stato definitivamente scagionato.

Dopo oltre vent’anni di indagini, sospetti, perizie e dolore, è finalmente arrivata la parola fine sul caso che ha coinvolto il Nord-est per quasi due decenni. Elvo Zornitta, l’uomo che per anni è stato accusato di essere ‘Unabomber’ italiano, è stato definitivamente scagionato.

Inutile dire che la notizia è finita su tutte le prima pagine dei giornali della nostra nazione e in queste ore non si sta praticamente parlando d’altro.

Per oltre vent’anni, Zornitta (un ingegnere friulano di 68 anni) è finito al centro di un vero e proprio incubo: decine di ordigni artigianali esplosi tra il Veneto e il Friuli tra il 1993 e il 2007 che videro l’uomo come possibile artefice di questo clima di terrore. Ora, a distanza di più di due decenni, la gip del Tribunale di Trieste, Flavia Mangione, ha reso noti i risultati della superperizia di 300 pagine.

La conclusione è chiarissima: in nessuno degli ordigni è stato rinvenuto il DNA di Zornitta. Anzi, sono stati trovati dei peli appartenenti ad agenti della polizia giudiziaria, ancora senza nome.

Le parole di Zornitta dopo questi anni di incubo

In queste ore, anche l’avvocato di Zornitta, Maurizio Paniz, ha dichiarato: “Io li voglio conoscere”. Sarà ora il pubblico ministero Federico Frezza a decidere se rendere note le identità di chi avrebbe contaminato le prove. Tuttavia, la sensazione che continua ad esserci è la stessa: probabilmente il vero ‘Unabomber’ non verrà mai scoperto realmente. Zornitta, già prosciolto nel 2009 (dopo la scoperta della prova ‘regina’, ossia una forbice manomessa), è ora completamente libero da ogni accusa.

Nonostante ciò, nessuno potrà rendere all’uomo questi venti anni di incubo e, durante una sua recente intervista, le sue parole sono ancora ricche di amarezza.

Elvo Zornitta
Le parole di Elvo Zornitta (Instagram) Alganews.it

Il caso Unabomber e gli errori giudiziari che non verranno dimenticati

Come riportato dal Quotidiano.net, Zornitta ha dichiarato in queste ore: “La mia vita è stata rovinata per sempre, ho il marchio di Unabomber stampato in faccia. Un incubo lungo oltre 20 anni. Ma ora basta: almeno la vecchiaia permettetemi di trascorrerla in pace con la mia famiglia”. Ha poi aggiunto: “Anche in questa seconda inchiesta la parola umanità resta sconosciuta”. Insomma, vent’anni di paura, sospetti e processi che hanno visto come vittime Elvo Zornitta e la sua famiglia.

Una ferita che probabilmente non si rimarginerà mai e che ci insegna, ancora una volta, come gli errori giudiziari siano una piaga della nostra società.