Landini a Sant’Egidio contro il riarmo: “Da bloccare subito” | Poi auspica l’utilizzo della democrazia
Le parole di Maurizio Landini (Instagram) Alganews.it
Le parole del sindacalista Maurizio Landini a Sant’Egidio contro il riarmo. L’uomo è tornato a farsi sentire a gran voce.
Maurizio Landini, il segretario generale del CGIL, è tornato al centro dell’attenzione mediatica. Dopo aver partecipato all’incontro internazionale ‘Osare la Pace‘, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, il sindacalista ha deciso di voler mandare un messaggio chiaro e tondo contro la corsa mondiale agli armamenti.
Le sue parole sono state di forte ispirazione per molti, ma hanno ricevuto altrettante critiche sui social. Ecco però quale è stato il suo messaggio.
“Affermare oggi la pace significa essere in grado di bloccare non solo la guerra, ma anche un sistema che rischia di cambiare il mondo in cui viviamo” ha spiegato Landini, ricevendo un lungo applauso dal pubblico che lo stava ascoltando. L’intervento si è svolto infatti difronte ad un platea di centinaia di persone, durante il forum ‘Una pace disarmata e disarmante‘.
Presieduto dal cardinale Matteo Zuppi, il segretario generale della CGIL non ha lasciato alcun dubbio sulla sua idea politica.
Il forum con Zuppi, Landini e i leader religiosi
Oltre a queste due figure, l’incontro ad alto valore simbolico ha riunito i rappresentanti religiosi e politici di tutto il mondo per discutere di pace, giustizia e futuro. Tra i presidenti anche figure di rilievo internazionale come: Fridolin Ambongo Besengu, arcivescovo di Kinshasa, Muhammad Jusuf Kalla, presidente dell’Indonesian Mosque Council, Donia Kaouach, presidente della Fondazio Leaders pour la Paix e molti altri ancora.
Nel suo discorso, Maurizio Landini ha voluto mettere in relazione la pace con la giustizia sociale e il lavoro, evidenziando come questi temi, oggigiorno, siano ormai inseparabili.

Le parole di Maurizio Landini durante il suo intervento
Come riportato da CGIL.it, Landini ha spiegato: “Pace e giustizia sociale o stanno assieme, o non ci sono né l’una né l’altra“. L’uomo ha poi ricordato la campagna internazionale promossa dai sindacati mondiali per bloccare la politica del riarmo, denunciando inoltre un incremento di spese militari senza precedenti. “La democrazia si difende praticandola, mettendo le lavoratrici e i lavoratori nella condizione di partecipare alle scelte e di essere parte attiva di questo cambiamento” ha poi aggiunto il sindacalista. Infine, l’uomo ha rivolto un appello ai giovani e alle donne, invitandoli a un modello di partecipazione democratica capace di cambiare davvero le cose.
Un intervento che, inutile dirlo, è parso come un manifesto politico per una pace attiva e partecipata e ha inevitabilmente acceso un dibattito tra le persone.
