Il cuore del Salento è in questo borgo | Vicoli bianchi e frantoi ipogei: vederlo in Autunno è un qualcosa di magico

Specchia

Specchia (Web) - Alganews

Tra i borghi più belli d’Italia, Specchia incanta con i suoi vicoli candidi, i frantoi ipogei e l’atmosfera sospesa del Salento autentico. Un piccolo gioiello che dà il meglio di sé lontano dalle folle estive.

Nel cuore del basso Salento, dove la terra rossa incontra gli ulivi secolari e il mare non è mai troppo lontano, si trova Specchia, un borgo che conserva intatta la sua anima mediterranea. Le case imbiancate a calce, i tetti in pietra e le stradine lastricate raccontano secoli di storia e un’arte di vivere semplice ma raffinata. Secondo Italia.it, è una delle mete più suggestive del sud della Puglia, perfetta per chi cerca autenticità e silenzio, senza rinunciare alla bellezza del paesaggio salentino.

Inserita nella rete dei “Borghi più belli d’Italia”, Specchia è una meta che affascina per il suo equilibrio tra storia e quotidianità. Lontana dal turismo di massa, offre un ritmo lento, fatto di passeggiate tra archi in pietra, cortili nascosti e profumi d’olio nuovo. Il suo fascino sta nella semplicità luminosa di un borgo che vive di gesti antichi e panorami che cambiano colore con il sole.

Tra palazzi nobiliari e antichi frantoi

Specchia si sviluppa attorno a un centro storico che sembra rimasto fermo nel tempo. Il Castello Risolo domina la piazza principale e ricorda l’antico ruolo difensivo del borgo. Intorno, una rete di vicoli bianchi conduce a chiese barocche e palazzi del Settecento con balconi in ferro battuto. Ma il cuore più autentico è nascosto sotto terra: i frantoi ipogei, scavati nella roccia, raccontano la lunga tradizione dell’olio d’oliva, un prodotto che qui è più di un simbolo economico, è parte della memoria collettiva.

Visitarli significa scoprire un mondo sotterraneo di volte basse, macine in pietra e antichi strumenti per la spremitura. Le guide locali spiegano come, per secoli, famiglie intere lavorassero giorno e notte in questi ambienti per produrre l’oro verde del Salento. I frantoi ipogei sono oggi restaurati e aperti al pubblico, diventando una delle esperienze più emozionanti per chi vuole conoscere davvero la cultura contadina del territorio.

 

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Quando visitare Specchia e cosa non perdere

Il periodo migliore per scoprire Specchia è la primavera o l’inizio dell’autunno, quando il borgo si riempie di luce e le temperature sono miti. In questi mesi si può passeggiare senza fretta, gustare i piatti tipici nei ristoranti del centro e partecipare alle piccole sagre dedicate all’olio e al vino. D’estate, invece, il paese si anima con eventi culturali e concerti nella piazza principale, ma conserva comunque la sua atmosfera intima e accogliente.

Tra le esperienze da non perdere ci sono il belvedere di via Matteotti, da cui si ammira la distesa di ulivi che arriva fino al mare, e la visita alla Chiesa di Santa Eufemia, uno dei luoghi più antichi del borgo. Poi basta lasciarsi guidare dal caso, entrando nei cortili nascosti e nelle botteghe dove si lavora ancora la pietra leccese. Specchia è un invito alla lentezza, un borgo che si vive camminando, respirando e ascoltando il silenzio. Chi sceglie di visitarlo fuori stagione scoprirà il Salento più autentico, quello che continua a brillare anche quando le spiagge si svuotano e il tempo sembra finalmente tornare amico.