SOLDATI ITALIANI IN LIBIA, PRONTI AL RITIRO, ANZI NO

SOLDATI ITALIANI IN LIBIA, PRONTI AL RITIRO, ANZI NO

C’È legittimo imbarazzo per quei 400 militari italiani che sono presenti in Libia e che oggi rischiano di trovarsi in una situazione molto complicata. L’Italia è infatti presente ufficialmente in Libia con la missione Miasit di assistenza e supporto al Governo di accordo nazionale di Fayez al-Sarraj.Il contingente, prevede contempla un impiego massimo di 400 militari, 130 mezzi terrestri e mezzi navali e aerei (questi ultimi nell’ambito delle unità del dispositivo aeronavale nazionale Mare Sicuro). Miasit sostituisce e rafforza la vecchia missione Ippocrate (300 uomini e 103 mezzi) che ha permesso la realizzazione di un ospedale militare da campo a Misurata che offre 30 posti letto. I militari italiani sono impegnati anche nell’addestramento delle forze locali. Quell’ospedale da campo è il nostro fiore all’occhiello ed i nostri soldati che lo presidiano.Nessun problema fino ad oggi, perché la potente milizia di Misurata era parte attiva e cruciale del variegato arcipelago di milizie e tribù della Tripolitania che sostenevano al-Serraj.Smentito un precipitoso ritiro dei nostri soldati adesso si spera in un capovolgimento di fronte per porti a più miti consigli le tribù, i contingenti che fanno riferimento al generale Haftar.