IL METODO DEI SONDAGGI

Uno dei più grandi misteri attuali riguarda i sondaggi e i sondaggisti, che io credo affetti da un’ipertrofia dell’ego appena inferiore aquella di certa stampa e tv. Non si può spiegare diversamente il fatto che non ne indovinino mai una. Negli ultimi giorni sono apparsi rilevamenti secondo i quali il PD avrebbe guadagnato quasi cinque punti dall’avvento di Zingaretti. Ora io non voglio sminuire il nuovo segretario, ma non mi risulta(o forse ero distratto…) che abbia detto o prodotto, al di là dei suoi meriti, qualcosa di significativo. Qualcuno obietterà che con la sua presenza al vertice ha silenziato Matteo Renzi, e questo basterebbe e avanzerebbe per un recupero di consenso. Qualcun altro suggerisce una delusione nei confronti dei Cinque stelle, e quindi un travaso di voti. Ma ho troppa stima nei confronti degli elettori, che in certi momenti hanno espresso con determinazione il loro orientamento, per credere che si lascino influenzare dai sondaggi o dai titoli e commenti degli organi di informazione.E allora ? Allora ritorniamo all’ipetrtrofia dell’ego, al “petto in fuori”, all’ottimismo di facciata, che tanti guai ha procurato a questa povera Italia. Insomma, con tutto il rispetto per i metodi dei sondaggisti, al “non è vero ma ci credo”. Voglio dire che non sono seri ? No, sono serissimi, ma ricordo tanti anni fa di aver partecipato a due diverse convention nel giro di quindici giorni, perché avevo cambiato casa editrice.Lo stesso Istituto aveva spiegato , a distanza di quindici giorni, perché i due giornali che si contendevano la leadership nel settore avevano successo. La motivazione era pressoché identica, ma sbilanciata prima a favore di un committente, e poi dell’altro.Scorretto ? No, educato. Voi insultereste mai, entrando in un’abitazione, il padrone di casa ? Cerchereste i lati positivi e li lodereste. Questo si chiama “metodo”,che è poi la Bibbia dei sondaggisti.