PERCHE’ NO ? DETASSARE IL LAVORO E TASSARE IL RESTO

Una misura di politica economica di questi tempi, dovrebbe, secondo me, detassare molto il lavoro e tassare il resto.In Italia, l’imposta che dovrebbe redistribuire il carico fiscale è l’IRPEF, l’85% del cui prelievo incide soltanto sul reddito da lavoro dipendente. Una vergogna sociale. Non basta rimodularne aliquote e scaglioni; occorre una riforma che riduca le aliquote e, insieme, la giungla delle agevolazioni fiscali, campo aperto ai commercialisti furbi, che abbassano la base imponibile.Una proposta che mi pare semplice e persuasiva, tra quelle che ogni giorno vengono fatte dagli economisti, forse perché mi è chiara, mi piace, prevede un IRPEF compresa tra 10-72, come negli anni 70, ai tempi in cui governava la Democrazia Cristiana: chi guadagna 1.200 euro al mese, paga il 10% (oggi versa il 23%), mentre chi incassa oltre 310.000 euro mensili paga il 72% (oggi versa il 43%). L’IVA ordinaria starebbe al 19%, mentre quella sui beni di lusso salirebbe al 38%. Come accade in Francia, le rendite finanziarie verrebbero tassate dal 26 al 34,5%. Infine, avremmo una tassa progressiva di successione su patrimoni superiori a 300.000 euro. PERCHE’ NO?Qualche economista può spiegarmelo, perché io ci ho pensato molto, ma non ci arrivo. Del resto non sono esperta.