IL CALCIO ITALIANO SENZA DIFESA. COSÌ NON SI VINCE NULLA
Queste ultime giornate di campionato dimostrano perché le italiane non vincono nulla in Europa. La Juve perde con la Spal, il Napoli perde con l’Atalanta. Il calcio italiano è questo: quando non c’è un risultato immediato non c’è determinazione agonistica, non c’è furore atletico. E quando non c’è l’abitudine alla battaglia sempre, ai primi ostacoli seri le squadre italiane si squagliano. Anche contro avversari non invincibili: Ajax, Arsenal. Guardare partite dei campionato inglese, tedesco o spagnolo è deprimente per noi italiani. Un gap di velocità e agonismo imbarazzante per il campionato italiano. Solo in Italia assistiamo ad una infinita e sconfortante teoria di passaggi indietro al portiere o ad una insulsa, snervante, lentissima, circolazione orizzontale della palla… Eppure prima vincevamo; anche se vinceva quasi solo il Milan vissuto di rendita per anni grazie al più “anomalo” e agonisticamente maniacale degli allenatori italiani: Sacchi. Ma anche altre italiane prima vincevano e per due qualità smarrite:1 PRIMA tutti i migliori calciatori al mondo venivano in Italia, oggi no. La superiorità tecnica era schiacciante. Oggi nemmeno Ronaldo produce superiorità tecnica per colmare il gap agonistico-atletico.2 PRIMA l’Italia allenava e produceva difensori spettacolari, capaci di preservare centrocampi e attacchi per contropiede. Oggi un difensore viene valutato per i gol che fa (Caldara, Mancini) non per quelli che evita! Baresi, Bergomi, Scirea, Maldini, Costacurta, Vierchowood, Cannavaro, Nesta non segnavano ma erano DIFENSORI VERI, tackle, accompagnamento, i tempi, velocità impressionante sui primi 10 metri. Non è un caso che Chiellini sia considerato un “Dio”. Chiellini al confronto di quelli citati sopra sarebbe nulla più che una buona riserva. Mi sia consentito un cenno esemplificativo di quanto conti l’agonismo e preparazione atletica: il Liverpool. Leggo di quotazioni stratosferiche per Virgil van Dijk: è un armadio senza la più vaga idea di cosa sia marcare un attaccante, col Porto nei primi 20 minuti ha collezionato una antologia di svarioni difensivi degni di una partita di terza categoria! Eppure il Liverpool grazie ad agonismo e velocità vince… e riuscirà nell’impresa di vendere van Dijk per diverse decine di milioni di euro! Il calcio italiano si ritrova invece senza difesa (abbiamo imitati il calcio europeo nell’unico limite che aveva, i difensori che sanno costruire, ma inetti a difendere), senza fuoriclasse stranieri, ma con la pochezza agonistico-atletica di sempre … Così non si vince nulla.
