MA BARTOLO HA VERIFICATO LA POSSIBILITÀ DI REVOCA DEL VOTO PRIMA DI ANNUNCIARLA?

MA BARTOLO HA VERIFICATO LA POSSIBILITÀ DI REVOCA DEL VOTO PRIMA DI ANNUNCIARLA?

Sinceramente a me lascia perplessa anche la spiegazione di Bartolo dopo le critiche alla risoluzione approvata dal Parlamento europeo nella quale regime nazistae comunismo vengono sostanzialmente equiparati, nel ricordo delle «vittime di tutti i totalitarismi».Dice che chiederà la revoca del suo voto.Ha fatto una cazzata, grazie a chi gli ha scritto si è reso conto di aver sbagliato.Ok apprezzabile l’ammissione di responsabilità. Lodevole che non tenti giustificazioni campate in aria o addirittura toppe peggiori del buco come quella di Pisapia.Però così Bartolo ammette di aver votato senza riflettere sulle conseguenze del suo voto o di non avere approfondito il tema.Ammette la sua inadeguatezza al ruolo.E se non ci fossero stati i social?Se non fosse ancora vivo un forte presidio antifascista contro ogni revisionismo?Se non ci fossero ancora le sentinelle della memoria storica?Sarebbe rimasto il suo voto senza riflessione. Quando si accetta un incarico bisogna fare autocritica prima sulle reali competenze e attitudini a portarlo avanti. La politica è una cosa seria. Non è un apprendistato dove si procede per tentativi. Ecco perché prima o poi, anche a sinistra, dovremmo fare i conti con il mito della società civile al potere. Essere brave persone o ottimi professionisti non basta per fare politica e farla bene. Che si tratti di Gino Strada o Bartolo o Riccardo Muti. PS:Bartolo ha verificato la possibilità di revoca del voto prima di annunciarla?