MANOVRA, IL GOVERNO APPROVA IL DEF

MANOVRA, IL GOVERNO APPROVA IL DEF

Come da tradizione (dei governi PD) il tentativo è quello di galleggiare. La manovra è il massimo possibile che il paese è in grado di fare lasciando invariate le misure degli anni scorsi (80€, reddito di cittadinanza e quota 100 sulle pensioni) disinnescando contemporaneamente tutto l’aumento dell’IVA (23 miliardi): rimane un piccolissimo spiraglio per abbassare il cuneo fiscale (2,7 miliardi) ed è tutto finito.Le coperture della manovra da 29-30 miliardi arrivano dal deficit al 2,2% del PIL con flessibilità stimata a 14,4 miliardi (lo 0,8% del PIL), riduzione di sussidi ai combustibili fossili (1,7-1,8 miliardi, troppo poco), 7 miliardi da lotta all’evasione, quasi 2 miliardi dalla revisione della spesa.Insomma, senza infamia e senza lode: è una manovra praticamente neutra che però è già un successo dopo l’eredità del precedente governo di bombaroli che aveva lasciato in eredità una situazione da lacrime e sangue. Bene il taglio del cuneo fiscale per 2,7 miliardi, la lotta all’evasione fiscale per 7 miliardi, la revisione della spesa per 2 miliardi, il minor pagamento di interessi derivato dal calo del differenziale per 6 miliardi, aver disinnescato l’aumento dell’IVA per 23 miliardi. Un po’ poco per definire un qualsiasi progetto di paese Male il taglio ai sussidi per i combustibili fossili solo per 1,7 miliardi, l’assenza di un progetto sul recupero di produttività del paese, la sostanziale mancanza di investimenti “verdi”, aver deciso di non far calare (anche poco) il deficit inchiodato al 2,2%, aver deciso di far aumentare il debito al 135,7% del PIL nel 2019. Il sentiero di decrescita del debito lo prendiamo sempre l’anno prossimo