GENTILONI, UFFICIALIZZATA LA NOMINA EUROPEA

Via libera per Paolo Gentiloni alla guida della Commissione affari economici della UE. A quanto si apprende, la decisione della Econ, commissione per i problemi economici e monetari, è stata più semplice e di quanto fosse dato pensare. Solo GUE e ID – gruppo di cui fa parte la Lega – si sono espressi contro.La cronaca riporta la sottolineatura fatta dallo stesso ex premier italiano sulla sua volontà di essere equidistante da tutti, Italia compresa, nel modo di svolgere il suo nuovo compito.Sinceramente non sappiamo quale possa essere la giusta valutazione da dare alle parole del neo Commissario agli affari economici che esordisce proprio con un chiaro riferimento all’Italia affermando che “tratterò come gli altri Stati membri visto che non rappresento un governo”.Entra anche nel dettaglio citando la MANOVRA italiana come esempio. “Niente sconti e regole uguali per tutti”. Era proprio necessario fare queste sottolineature? Nel recente passato non sembra che l’Italia abbia goduto di particolari favori o presunti tali da invitare Chi ben conosce la situazione nostrana a prendere subito le distanze da tutto e tutti. Un ex premier che ignora la sua esperienza per calarsi nei panni del padre “bravo con tutti i figli” forse è da guardare con una punta di stupore.Ma vedremo strada facendo cosa accadrà, ora è presto per dirlo e le parole le porta via il vento.Ovviamente affronta subito le questioni più rilevanti, come il PATTO DI STABILITA’ (magari su questo si spinge a definirlo “non perfetto”). Non manca di rilevare come sia palese la contraddizione tra crescita economica e insufficiente sostenibilità in campo sociale e ambientale.Last but not the least, lancia quello che definisce come uno dei suoi propositi maggiori: la realizzazione di uno schema di tutele contro le conseguenze della disoccupazione; quella che definisce “assicurazione”.Resta sempre un punto di domanda: si pensa alla creazione di tutele in caso di disoccupazione o forse sarebbe stato meglio puntare l’indice e l’attenzione sull’impiego di risorse (ed energie) per limitare rischi e cause principali che portano a quella che è una delle maggiori piaghe sociali che affligge la vita dei cittadini?E’ giusto comunque aspettare e valutare i fatti senza lasciarsi condizionare da pregiudizi.L’auspicio è quello che vengano affrontati i problemi alla radice, piuttosto che puntare fin dall’inizio sulla ricerca di eventuali rimedi nei confronti di un sistema che ci ostiniamo a non cercare di cambiare, dando così per scontato che sarà accettato come eternamente presente.