“SOL INVICTUS ” E LA LEGA SENZA NORD ( A PAROLE)

Un punto, una virgola, un se un ma, cambiano il senso del discorso, e,magia di una lingua,cambiano spesso il corso di una vita. Amo. Amo? Amo! Amo: Amo, Quanti significati gia’ in una parola, quella che per antonomasia accompagna il Natale. Basta un segno di punteggiatura per dare un senso diverso. Un segno, minuscolo nell’economia del linguaggio, eppure essenziale. Natale. Da millenni il Sol Invictus accompagna lo scorrere del nostro tempo. Il solstizio d’inverno la luce che vince le tenebre. Subito dopo il solstizio, la luce del giorno torna gradatamente ad aumentare e il buio della notte a ridursi. Sole, quindi, nel solstizio d’inverno giunge nella sua fase più debole quanto a luce e calore, pare precipitare nell’oscurità, ma poi ritorna vitale e “invincibile” sulle stesse tenebre. E proprio il 25 dicembre sembra rinascere, ha cioè un nuovo “NataLe”.( cfr. wikipedia) Un Bimbo, per chi come me crede, capace di dare un senso ad ogni punteggiatura. Un Verbo,Amare.Una parola per amare, carezzare,consolare, fare sentire vivi e vividi,illuminare,dare al cuore il senso del suo meccanico palpitare. Bella con tutti i segni di punteggiatura. Amo, e dare un senso ad un discorso del vivere che riempie, mai toglie. Anche quando il tempo che ci e’dato per viverne l’essenza e’ fugace, e’ breve. Ma e’ bello sapere che proprio quel Verbo che racchiude il Natale non e’mai effimero. Non ricordo chi scrisse: e’meraviglioso aver amato e aver perduto piuttosto che non aver mai amato. Non una valutazione economica del dare/avere. Ma un Sole che scalda solo col donare. Invece che Natale c’e’ in sterili segni algebrici? La grotta della Nativita’ persino in parlamento e’ stata sostituita dalla Babele degli inciuci,delle doppie corsie, delle rotatorie,della confusione artata, delle prove tecniche di dittatura. Scatole chiuse ci propinano,con sopra un fiocchetto ad indicare un ” pacco regalo”? Per chi? La fiducia e’la conseguenza dell’amore e non puo’ essere imposta, deve essere conquistata.Eppure le supposte più indigeste per il popolo italiano sono state votate a suon di fiducia ” imposta e non solo supposta”. Lo intendano i politici dell’ultima ora. Senza non e’ Amore…neppure quello di Patria. A dirla o a lasciarla intendere in queste ore che precedono il Natale, è Umberto Bossi. “Mi sembra giusto aiutare il Sud altrimenti straripano come l’Africa”.( Umberto Bossi congresso Lega del 21 dicembre 2019 ) Congresso per il nuovo statuto della Lega, per lasciare alla vecchia Lega la questio dei 49 milioni, per dare alla nuova la vocazione nazionale senza la parolina di indicazione geografica protetta” nord”. In tutti i modi in cui si voglia leggere la notizia, Bossi ha detto la verità. ” Straripano” è un verbo alla terza persona plurale. Attesta la distanza fra chi parla e chi compie l’azione. Quindi inconsciamente e poi manifestamente Bossi vede e vive come lontane le persone del Sud. Il parallelismo è lapalissiano e non necessita di commento chiarificatore. Ma, per la proprietà transitiva , se ci sono i colonizzati che sciamano ci sarà stato un colonizzatore che ha sfruttato lasciando prostrata un’ intera area. La platea, neppure tanto numerosa, applaude. Ma resta la verità di fondo delle parole dette o non dette di Bossi, quella emersa dagli applausi, quella evidente dal silenzio di Salvini: la Lega è Nord nel suo DNA. Lo capiscano le genti del Sud prima che il sole da ” invictus ” divenga ” inviso”