DI MAIO POTEVA ASPETTARE A DIMETTERSI

Di Maio ha dato le dimissioni. Se si vuole vederle dal punto di vista generale, e non personale, per il già precario equilibrio della situazione non ci volevano. Questo governo soffre già oltre il lecito di fuoco nemico, e questo sarebbe pure normale, quando è un fuoco corretto, però, non in malafede come spesso viene sparato contro, e dal fuoco amico, e questo è meno comprensibile. Sembra proprio che anche fra chi governa si sia contenti di consegnare un domani , cioè tra poche ore, l’Italia in mani diverse, di consegnarla a concezioni opposte… Alcuni protagonisti del panorama politico ce la stanno mettendo tutta per peggiorare una situazione non proprio allegra. E sono d’accordissimo che almeno Di Maio poteva aspettare le elezioni in Emilia prima di dimettersi, perchè questo non è certo un fatto esaltante la coesione della compagine di governo. Se fossi un grillino, poi, darei molta della colpa delle dimissioni di Di Maio a Di Battista. Invece che aiutare la baracca se ne stava lontano a farsi gli affari propri, e quando è tornato è tornato per disturbare anche gli antichi amici… E spero, anche se ammetto che non mi pare tanto facile, come operazione, che il PD sappia cogliere questo attimo per proporsi, magari dopo apposita ricostruzione, tra disfacimenti, tradimenti, molestie,estremismi, sovranismi, odi, slogan vuoti e gridati, citofoni e selfie, come forza di riferimento per i moderati, per una politica più misurata, più saggia e più civile…e tutto questo lo spero mentre ancor di più spero in una impennata dei Verdi, così sacri e necessari nei temi che veicolano…era così per parlare, scusate il disturbo