GOVERNARE UN PAESE IN PANDEMIA È UN RUOLO CHE NEANCHE CHI VORREBBE ANDARE AL GOVERNO SVOLGEREBBE. VERO GIORGIA MELONI?

GOVERNARE UN PAESE IN PANDEMIA È UN RUOLO CHE NEANCHE CHI VORREBBE ANDARE AL GOVERNO SVOLGEREBBE. VERO GIORGIA MELONI?

Ogni tanto la verità emerge anche là dove c’è un perenne muro di propaganda. Perché ieri sera Giorgia Meloni, da Fazio, ha candidamente ammesso – tra l’altro ridendosela – che non sarebbe per niente contenta di andare al governo ora, in questo momento di crisi. Capito? Per mesi ha chiesto le dimissioni, il voto, il rispetto della democrazia. Ma ieri sera ha messo le mani avanti: governare in pandemia? Non scherziamo. Chi me lo fa fare. E anche se dieci secondi dopo si è resa conto di averla detta grossa ed ha provato a recuperare bofonchiando su “intendo con giochi di palazzo” e roba affine, la prima affermazione, spontanea, rimane. Una inusuale spontaneità che ci dice quanto sia stato semplice – e quanto lo sia adesso – per alcuni martellare dall’opposizione. Proponendo mille euro con click vari, anni bianchi fiscali, miliardi per tutti e set di pentole in acciaio inox. Per poi lamentarsi di non venire ascoltati da Conte o accusarlo di incompetenza. Un po’ più difficile è governare un paese in pandemia. Una responsabilità, questa, che dato che chi propone mille euro con un click non sarebbe disposta ad assumersi ora, dovrebbe allora avere la decenza di fare una cosa. Smetterla di creare il panico. E lasciar fare chi quella responsabilità, a differenza sua, non è che sarebbe disposto a prenderla per il Paese.