METTERE MANO ALLA LEGGE ELETTORALE: PROPORZIONALE CON SOGLIA DI SBARRAMENTO

METTERE MANO ALLA LEGGE ELETTORALE: PROPORZIONALE CON SOGLIA DI SBARRAMENTO

Conte nega in modo netto di volersi dedicare a costruire un partito personale.È un chiarimento positivo che darà più forza e impulso all’azione di governo e che otterrà il risultato di accrescere la autorevolezza personale del presidente del consiglio nel momento in cui viene da più parti attaccata.Insomma, una buona notizia per il Paese che ha bisogno di essere governato e una buona mossa per il premier e per la sua maggioranza. Aggiungerei che il sistema politico italiano ha bisogno di consolidarsi e di strutturarsi in partiti organizzati, che hanno un profilo culturale e un programma, proposte e progetti, e meccanismi democratici di selezione dei gruppi dirigenti da parte degli iscritti e degli elettori.Proprio l’opposto di partitini, che nascono da ambizioni personali o rigidità ideologiche e che finiscono per contribuire alla frammentazione del quadro politico e alla sua instabilità.Questa vocazione a scindersi e a creare conflitti e tensioni apparentemente non componibili colpisce particolarmente la sinistra, mentre la destra sembra essere più stabile sia nelle articolazioni dei vari partiti sia nella capacità di tenuta della alleanza, e anche di qui deriva una parte del suo consenso.Il tema è tuttavia veramente cruciale se si vuole tutelare le istituzioni democratiche e avere una democrazia rappresentativa efficace ed efficiente, stando lontani dalle fughe in avanti degli uomini soli al comando che piacciono tanto agli illiberali o delle democrazie dirette care ai populisti.Per questo, in questa fase, osservando il sistema politico così come è oggi con una destra, una sinistra e il M5stelle e considerando l’impossibilità a strutturare la politica in due grandi partiti a causa della complessità e pluralità delle culture politiche del nostro paese, è preferibile una legge elettorale di impianto proporzionale, con una ragionevole soglia di sbarramento, che dovrebbe anche restituire ai cittadini il diritto di scegliere, con la preferenza sulla scheda, i propri rappresentanti.È questo un passaggio fondamentale, perché senza un sistema politico strutturato il Paese rischia o di non essere governato e pagare prezzi alti a causa di governi deboli o di dover sottostare a fenomeni di larghe intese e trasformismi, ricerca di “personalità” e uomini forti al comando, i quali poi in breve tempo vengono travolti.Si era detto che dopo la legge sulla riduzione dei parlamentari si sarebbe provveduto a mettere mano ad altre riforme della politica; ora è tempo di farlo veramente.