INPS. IL PRESIDENTE TRIDICO: AL 31 MAGGIO IN 25 MILA NON HANNO RICEVUTO LA CIG

Il presidente dell’Istituto di previdenza, Pasquale Tridico, nel corso di un’intervista televisiva ha dichiarato che al 31 maggio scorso sono statI 25mila i lavoratori che hanno percepito la Cassa integrazione, e se si considera l’inizio del lockdown, in tutto sono 11 milioni le persone che ne hanno beneficiato, compresi anche i bonus, per un importo complessivo pari a 15 miliardi di euro. “L’Inps ha dimostrato d’essere il cuore del Welfare” – ha dichiarato Tridico. Secondo i dati ci sarebbero 25mila domande inoltrate all’Ente, ancora in sospeso in quanto devono prima essere esaminate al fine di stabilire la corrispondenza con i requisiti richiesti. Il presidente Tridico difende l’operato dell’Istituto e dichiara al riguardo: “dalla valutazione delle domande abbiamo riscontrato che ci sono posizioni presentate in modo non corretto, sono dunque errate, e dovremo pertanto definirne l’esito. Ci sono inoltre 134mila persone che hanno inoltrato le richieste a giugno, ma si tratta di un periodo di tempo ancora in corso, e gli esiti in via di definizione.” Non è semplice inoltrarsi nella giungla degli ammortizzatori sociali in un periodo critico come questo. Il presidente fa un’osservazione sui cittadini che risultano ‘regolari’ in termini di accesso al diritto, dato che il Governo ha precisato che intende coprire proprio tutti quelli che risultano regolari. A questo riguardo Tridico sostiene che “è nell’interesse dei cittadini, conviene essere presenti negli archivi dell’Istituto di previdenza e ‘noti’ al fisco”. I controlli infatti sono indispensabili al fine di stabilire l’idoneità delle domande, e nonostante l’Istituto tenda a liquidare quanto prima quelle corrette, con regolare firma del dirigente, qualora passassero anche le richieste di soggetti non aventi diritto, si tratterebbe di un danno erariale. Da qui l’esigenza di passare bene al vaglio ogni domanda pervenuta. Per quel che riguarda gli anticipi dei datori di lavoro, Tridico afferma che “la Cassa integrazione è stata in gran parte pagata dall’Inps. Si tratta di 5,3 milioni di prestazioni, mentre 4,7 milioni sono state anticipate dalle imprese” (e non ancora pagate). In ogni caso è sempre l’Istituto a pagare, e non le imprese, precisa. Da sempre c’è stata questa regola dell’anticipo da parte delle aziende in passato. “Abbiamo il pagamento diretto che ha ben funzionato” – sottolinea. Intanto sono stati erogati anche più di 4 milioni di bonus, tra i mesi di marzo e aprile, e più di 500 mila congedi e assegni parentali straordinari. “L’Istituto – ha spiegato il presidente – sta regolarmente pagando anche il reddito di emergenza, e nel contempo raccogliendo le richieste per oltre 200 mila lavoratori domestici, dello spettacolo. Il mercato del lavoro è alquanto frammentato in Italia, e tuttavia il Governo ha deciso di non lasciare nessuno scoperto.”