GENOA – ROMA 1-1. LA FOLLIA DI DE ROSSI COSTA TROPPO

GENOA – ROMA 1-1. LA FOLLIA DI DE ROSSI COSTA TROPPO

Che Daniele De Rossi non sia nuovo a comportamenti poco brillanti lo sappiamo. Lo sa tutto il mondo dal 2006, in cui decise di saltare il mondiale per spaccare il setto nasale a McBride. Ma quello di oggi pomeriggio è probabilmente il più bizzarro e insensato dei suoi “colpi di testa”. Lo schiaffetto rifilato in area a Lapadula infatti costa alla Roma un uomo ed un gol, un rosso ed un rigore, senza spiegazione alcuna. La Romaè in vantaggio, Lapadula è appena entrato, il pallone calciato dalla bandierina è lontano, ma il “capitano” dei giallorossi prima trattiene l’attaccante rossoblu, e poi platealmente lo colpisce con un buffetto in piena faccia. La VAR fa il suo lavoro, e la Roma perde due punti non preziosi, di più. E pensare che tutto andava bene, per Di Francesco. La Roma, nonostante un primo tempo caratterizzato da un fraseggio troppo lento ed un Genoa attento, era passata in vantaggio grazie ad un’elegante conclusione di El Sharaawy, pronto ad incrociare rasoterra su un cross di Florenzi. Sembrava quasi più probabile il raddoppio giallorosso che il pareggio, prima della follia di Di Rossi. Lapadula spacca la porta, pareggiando la gara, e la Roma si spezza nella testa e nella tattica. Di Francesco per un po’ mantiene il centrocampo a tre, facendo uscire El Sharaawy e facendo entrare Gonalons, dopodichè cambia idea, mettendo dentro Shick per Nainggolan. Il risultato è che dal 70′ in poi la Roma non riesce ad infilare tre passaggi in fila, rischiando più volte di finire sotto e ringraziando Lapadula che puntualmente spreca. Nei mischioni finali Strootman, decisamente sottotono, stampa sulla traversa un pallone facilissimo da imbucare, e Perin salva su Schick sulla linea. Alla fine è uno ad uno. Se Jesus è probabilmente il migliore dei suoi, sempre attento e concentrato, già significa che qualcosa in casa Roma non ha funzionato. Gonalons resta un oggetto misterioso: ma cosa fa? A cosa serve? Senza acredine, eh, per capire. Di Francesco non gestisce al meglio l’inferiorità numerica, non trovando soluzioni tattiche vere, ostacolato però dal fatto che l’espulsione di De Rossi manda in bambola i cervelli sportivi dei suoi compagni. Ballardini invece fa il suo, la gara sporca che serviva in questo momento, data la classifica infausta. Si copre, protegge, è attento, e sfrutta l’idiozia dell’avversario, rischiando pure di vincere. Veloso è prezioso per quasi novanta minuti, Rosi si spende tanto e neutralizza a tratti Perotti, Izzo anche decisivo in più occasioni, a dimostrazione che i rossoblu stanno tirando fuori almeno la grinta. Ma la follia di De Rossi inizia a costare tanto, troppo alla Roma. I prossimi trni, imbottiti di scontri diretti fra avversari, potevano ricompensare la Roma del calendario complicato in avvio. Invece no. A causa di un embolo partito ancora una volta in campo il Napoli se ne va in fuga, e l’Inter scappa in avanti. Tutto da ricostruire.