UNA MODESTA DOMANDA SUL GOVERNO

Una domanda senza nessun intento polemico. Perché Paolo Savona all’Economia metterebbe a rischio i nostri risparmi, al punto tale dal meritare un veto discutibile (parlo del dibattito tra i costituzionalisti) da parte del presidente della Repubblica, ma alle Politiche comunitarie no? Per quale motivo avrebbe messo in pericolo i risparmi degli italiani più di una flat tax che toglie ai poveri per dare a ricchi?Per quale motivo, invece, un ministro dell’Interno come Matteo Salvini – che considera “pacchia” i viaggi dei profughi sui barconi – non attenta alla Costituzione e ai suoi valori di solidarietà e uguaglianza? Viaggi peraltro già fermati da Minniti con accordi con la Libia. A proposito, sapete perché la Libia? Perché non ha ratificato i trattati internazionali sui diritti umani e quindi fa ciò che noi, in base a questi trattati, non possiamo fare. Perché, allora, stracciarsi le vesti per un ministro che dichiara che i trattati sull’Europa andrebbero rivisti e nessuno che si straccia le vesti per ministri (di destra e di presunta sinistra) che vengono meno ad altri impegni e trattati? C’è un governo che si presenterà davanti al parlamento con posizioni autoritarie ai limiti del fascismo. Mattarella su questo non aveva niente da dire? Sulle questioni di principio ci si irrigidisce se si è in grado di sostenerle, altrimenti meglio lasciare perdere.Alla fine, l’unica cosa che resterà di questi giorni sarà un veto ridicolo che avrà creato però un precedente pericolosissimo nella storia repubblicana, senza peraltro avere sortito alcun effetto. Se poi qualcuno capisce e mi spiega, sono in ascolto. (Nella foto, i ministri nominati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella)