NON C’E’ PIU’ NIENTE DA DIRE (E DA FARE)

NON C’E’ PIU’ NIENTE DA DIRE (E DA FARE)

Chi di noi ha fatto un concorso pubblico? Ha potuto rinviare la prova? Si dà il caso che il Professor Guseppe Conte, Presidente del Consiglio italiano, si fosse iscritto al concorso pubblico per la docenza a La Sapienza di Roma. Deve sostenere la prova di Lingua Inglese. Come Presidente del Consiglio. E dice di non essere in conflitto di interessi. Io gliela farei fare la prova, e fossi la Commissione lo boccerei.Così ogni membro della Commissione, per qualsivoglia intoppo burocratico e amministrativo della vita, potrebbe dire: “E’ stato il Presidente del Consiglio. Perchè l’abbiamo bocciato”. Questo è il mondo dei civilisti, il mondo di chi non sa nulla della dimensione del politico, del diritto pubblico e amministrativo. Il mondo di chi valuta tutto in termini di un contratto privato di dare e avere. Sei, formalmente, il vertice di ogni amministrazione dello Stato e pensi di poter fare la prova d’Inglese in un concorso pubblico, magari rinviandola perchè sei impegnato, in quanto presidente del Consiglio. E tutto questo ci sembra normale. E infatti è normale, perchè Giuseppe Conte non sa neppure perchè va a Palazzo Chigi, mentre gli squilla il telefonino.Tanto è sempre Di Maio.