DESERTO ROSSO
Dalle rifondazioni alle sinistre italiane, dai campi progressisti ai liberieuguali, il furioso moltiplicarsi di partitini, alleanze e aggregazioni ha via via fiaccato chi c’è rimasto, e allontanato chi c’è passato. In pratica, se tra i democratici fior fior di intellettuali e giuristi è stato visto (quando andava bene) intorpidirsi nelle anticamere dei ministri, tra i sinistri-sinistri una buona fetta delle risorse racimolate attorno a Sel e Sinistra italiana è fuggita a gambe levate nel momento in cui tutto si è travasato in quella gigantesca operazione di delusione collettiva che è stata LeU. «Ho partecipato a Sel a SI, ma poi con Liberi e uguali non ce l’ho fatta: anche se ci ho lasciato il cuore, è nata già vecchia» dice Ciro Borriello, assessore a Napoli e ormai pienamente “Dema”. Il discrimine fra dentro e fuori dalla realtà, che ha lasciato un senso di abbandono, negli anni della crisi che hanno coinciso con il governo.«Il Pd non è apparso un partito che si preoccupasse della diseguaglianza, perché si occupava più della crescita, in una visione della società nella quale l’importante è una fluida economia di mercato, e gli altri sono rosiconi: ma questa non è la realtà», dice Ricciardi, che fa un esempio di come l’elaborazione si sia bloccata: «Il reddito di base ai cittadini: ne discutono tutti i progressisti del mondo, in Italia invece il Pd non ha voluto affrontare seriamente la proposta, perché c’erano già i Cinque stelle. Ma per elaborare una politica intelligente, non funziona la logica del mio detersivo è più bianco del tuo. Bisogna essere interessati alle idee». Non che alla sinistra, invece, vada meglio. Mariano di Palma, ex Libera, adesso sindacalista Fiom, si ribella alla sola idea: «Il problema non è ricostruirla, perché non esiste più. Il tema, in questo momento, è proprio scomparsa la politica come interesse vivo delle persone a stare insieme per determinare delle cose». Qualcosa che c’era, e nel migliore dei casi è sfuggito di mano, andato altrove.Ecco, un buon margine per misurare l’ampiezza del deserto.
