PAPA FRANCESCO: ANCHE NEI GIORNI DEL NATALE NESSUNA RETICENZA SUGLI ABUSI

È il tempo per la gioia nel Natale il momento che Papa Francesco riserva per affrontare una delle tematiche più drammatiche che minano il cuore stesso la Chiesa.Ad offuscare la Festa ci sono anche gli abusi sessuali compiuti dai pastori della Chiesa cristiana che rischiano di distruggere quello che era stato costruito in millenni di cammino per la conversione umana.E questo che viene a chiudersi è stato un anno particolarmente difficile oltretutto usato dalle forze contrarie al Papa della “Chiesa in uscita” per screditarne l’autorità e spingerlo nell’angolo.E su queste violenze, di fronte alla Curia romana riunita per gli auguri del prossimo Natale, Francesco non ha certo usato mezze parole:“A quanti abusano dei minori vorrei dire: convertitevi e consegnatevi alla giustizia umana, e preparatevi alla giustizia divina”. Il Pontefice ha fatto ricorso al Vangelo di Matteo, invitando chi si macchia degli abusi “di ricordarsi delle parole di Cristo: ‘Chi scandalizzerà anche uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano scandali, ma guai all’uomo a causa del quale viene lo scandalo!’”.C’è stato soprattutto il dossier Pennsylvania con più di mille sacerdoti accusati di abusi su trecento minorenni e lo spettro di decine di investigazioni pronte a partire in diversi Paesi statunitensi scuote la comunità ecclesiale.Ci sono decine di cause intentate, ci sono coperture vergognose da parte delle autorità ecclesiastiche che hanno per troppo minimizzato e nascosto il cancro degli abusi.C’è stata addirittura una Chiesa, quella cilena che ha “offerto” al pontefice le dimissioni in blocco, oggi sospese, ma ben evidenti sulla scrivania di Francesco. “È innegabile – ha concluso non a caso il Papa – che alcuni responsabili, nel passato, per leggerezza, per incredulità, per impreparazione, per inesperienza o per superficialità spirituale e umana hanno trattato tanti casi senza la dovuta serietà e prontezza. Ciò non deve accadere mai piu”.Occorre dunque cacciare le reticenze, denunciare, occorre allontanare questi “predatori” che tanto male fanno spesso verso minori o persone fragili socialmente.Una “missione” che Francesco non vuole certo fare da solo o confinare nel rigore della Sua dottrina ma bensì aprire anche alla sensibilità del mondo stesso coinvolgendo tutti i soggetti che contribuiscono a dare valore al nostro essere comunità.