MISSIONE SOPHIA AL CAPOLINEA? FORSE. LA GERMANIA PRIMA SI SFILA POI FRENA

MISSIONE SOPHIA AL CAPOLINEA? FORSE. LA GERMANIA PRIMA SI SFILA POI FRENA

Non si scompone Matteo Salvinialla notizia che il governo tedesco ha deciso di sospendere (per poi ritrattare) la sua partecipazione alla missione Sophia: “Se qualcuno si fa da parte, per noi non è certo un problema”, la sua risposta. Dietro alla decisione,secondo il quotidiano Süddeutsche Zeitungci sarebbe “la dura attitudine del governo populista italiano”,contrario all’accoglienza delle navi che portano in salvo i profughi.Ma anche l’incertezza sul mandato della missione stessa. Vale a dire che sia l’Italia a non volerla mantenere in vita visto che il vicepremier leghista non ha mai fatto mistero dell’ostilità nei suoi confronti. “La missione Sophia aveva come mandato di far sbarcare tutti gli immigrati solo in Italia e così ha fatto, con 50.000 arrivi nel nostro Paese. O si cambiano le regole o è meglio che chiuda”, ha più volte dichiarato. A gettare acqua sul fuocoin questo nuovo scontro, dopo quello ancora in corso con la Francia, il ministro degli EsteriMoavero:‘L’Italia non ha mai chiesto la chiusura di Sophia. Ha chiesto che siano cambiate, in rigorosa e doverosa coerenza con le conclusioni del Consiglio Europeo di giugno 2018, le regole relative agli sbarchi delle persone salvate in mare”. Un annuncio a sorpresa quello del governo tedesco, vista da alcuni come una ripicca conseguente all’accordo stipulato ad Aquisgrana tra Francia e Germania per rinsaldare l’amicizia tra i due Paesi. Voci maliziose, certo, ma forse non proprio prive di fondamento. Ad intervenire sulla diatriba in corso anche l’Ammiraglio Enrico Credendino, comandante della missione: “Con la nostra presenza garantiamo la sicurezza di un’area di interesse strategico non solo per l’Europa ma soprattutto per l’Italia che è in prima linea. La missione ha contribuito ad una drastica riduzione dei flussi migratori e del numeri dei morti in mare, ma ha anche aumentato la sicurezza nel Mediterraneo contrastando la rete criminale”. Il comandante ha inoltre precisato che nel mandato non rientra il soccorso poiché questo è un obbligo internazionale e viene fatto da tutte le navi che sono in mare.E con Sophia, ha chiarito,“sono stati soccorsi 45mila migranti, il 9% del totale dei soccorsi. Se nel mandato fosse stato incluso anche il soccorso il numero sarebbe stato di 500mila e non di 45000”. Da Davos interviene anche il premier Conte ricordando quanto chiesto e ottenuto (anche se su base volontaria) al Consiglio Europeo dello scorso giugno. Quando per la prima volta fu messo nero su bianco che chi sbarca in Italia sbarca in Europa e che tutti gli Stati membri sono chiamati a farsene carico “ma nessuno vuole veramente pervenire a sforzi comuni per un meccanismo realmente europeo”. Sulla missione Sophia è giunto il tempo di fare chiarezza. “O cambiano le regole o finisce la missione”risponde a brutto muso Salvini. Dalla Germania, dopo l’annuncio di sospendere Sophia, arrivano voci più distese.A cominciare dal commissario Ue Avramopoulos edal portavoce della Merkel che ribadisce l’impegno del governo tedesco affinché la missione Sophia possa continuare ad andare avanti.