CONSIDERAZIONI DI UN “DURO E PURO”

CONSIDERAZIONI DI UN “DURO E PURO”

Non sono mai stato tentato dal “voto utile”. Neppure quando Berlusconi umiliava il Parlamento facendo passare la sua escort minorenne per la nipote di Mubarak.Neppure quando Renzi umiliava i lavoratori con l’approvazione del Jobs Act e della Buona Scuola.Anche in quei momenti ripugnanti sono rimasto fedele alle mie idee e ho votato i partiti in cui maggiormente mi riconoscevo, pagando alla mia coerenza il prezzo dell’irrilevanza parlamentare. Forse deluderò molta gente e prima di tutti gli altri me stesso, ma questa volta è diverso. Questa volta non si tratta di contrastare un miliardario sporcaccione o un bulletto liberal, entrambi esecrabili ma entrambi disposti a giocare la loro partita, seppur fallosa e un po’ truccata, all’interno del campo democratico.Questa volta occorre contrastare e possibilmente fermare un mostro pericoloso che chi conosce la Storia e la Politica ha ormai identificato senza possibilità di errore: il Regìme.Per questo mi turerò il naso e qualsiasi altro orifizio se il PD saprà assumere una fisionomia anche solo vagamente compatibile con le mie idee, e per questo sarò disposto a tollerare un certo numero di errori e di contraddizioni che certamente non mancheranno. Lo dico ad alta voce: la posta in gioco è la democrazia, non è più il momento di fare gli schizzinosi.