ALLA JUVENTUS LA PARTITA CHE CHIUDE IL CAMPIONATO: 2 A 1 AL NAPOLI
La Juventus viola il San Paolo e mette la parola fine sul campionato, anche se per la verità già tentare di recuperare i 13 punti prima di stasera costituiva un’impresa titanica, ora al Napoli non resta altro che mantenere la seconda piazza e tentare di arrivare in fondo all’Europa League. Ancelotti per la sfida dell’anno mette in campo l’abituale 4 4 2 con Meret tra i pali, Malcuit, Maksimovic, Koulibaly e Hysaj in difesa. A centrocampo i quattro da considerare titolarissimi: Callejon, Allan, Fabian Ruiz e Zielinski a sostegno delle due punte Insigne e Milik. Allegri risponde con un 4 3 3 con Szczesny in porta ; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro la linea difensiva; Emre Can, Pjanic e Matuidi a centrocampo e in avanti Bernardeschi, Mandzukic e Ronaldo. Arbitro il signor Rocchi di Firenze. Si parte e le due squadre si studiano quasi timorose di affondare i colpi, il Napoli appare più teso mentre la Juve attende sorniona le mosse degli azzurri. Si va avanti così fino al 24° Meret è costretto da un passaggio sbagliato di Malcuit, ad uscire dall’area scontrandosi con Ronaldo. CR7 finisce a terra Rocchi fischia il calcio di punizione ed estrae il cartellino rosso per il portiere azzurro, decisione confermata dal VAR. Ancelotti corre ai ripari e fa uscire Milik, al suo posto entra Ospina. Pjanic, specialista dei tiri da fermo, batte dal limite e mette la palla dove Ospina non può intervenire, Juve 1 Napoli 0. Palla a centro ed il Napoli, in 10, subito sfiora il pari con Zielinski che colpisce il palo a portiere battuto. La Juve vuole approfittare del vantaggio numerico e trova il raddoppio al 38° con Emre Can che di testa mette in rete con leggera deviazione di Hysaj. Il tempo si chiude con il Napoli che cerca di riordinare le idee per tentare una reazione. Ad inizio ripresa Ancelotti manda in campo Mertens che rileva Malcuit schierando un 3 4 2. La partita cambia ed ora il Napoli pare essersi scosso, appare più deciso e pronto per tentare una rimonta difficile. Allan e Fabian Ruiz e Zielinski prendono in mano la squadra e dominano a centrocampo, la Juve è costretta a subire, anche fin troppo. Poi al 47° Rocchi espelle Pjanic per doppia ammonizione riportando in parità il numero dei contendenti in campo. Il Napoli prende coraggio e costringe la Juventus a chiudersi in difesa tant’è che Ospina non deve compiere nessun intervento, anche perché la linea difensiva del Napoli contrasta efficacemente gli attaccanti bianconeri. Sull’altro fronte sono i difensori della Juventus a salire in cattedra, Szczesny deve compiere solo una paio di interventi decisivi poiché tutti i tentativi degli attaccanti partenopei trovano nei difensori bianconeri una vera e propria barricata. Nulla possono però al 61° quando su un cross perfetto di Insigne irrompe Callejon che scaraventa in gol, 1 a 2. La Juve sostituisce poi Cancelo, già ammonito con Di Sciglio. Allegri poi cerca di porre un argine agli assalti del Napoli sostituendo Mandzukic con Bentancour per dare più peso a centrocampo, ed infine Dybala rileva Bernardeschi, sfiancato dal lavoro di contenimento. Il Napoli continua ad attaccare e all’84° si procura l’occasione per pareggiare la partita. Rocchi assegna un rigore agli azzurri per fallo di mano di Alex Sandro. Sul dischetto va Insigne ma il napoletano angola troppo il tiro e la palla si stampa sul palo alla destra del portiere. Negli ultimi minuti Ancelotti tenta la carta Ounas che rileva Callejon, ma la partita si chiude al 95° senza ulteriori sussulti con la vittoria della squadra di Allegri. Partita quindi che la Juve porta a casa e con essa lo scudetto, partita decisa principalmente dall’episodio relativo a Meret, il Napoli, per quanto visto in campo, meritava il pareggio, i numeri parlano infatti a favore della squadra di Ancelotti: 12 corner per il Napoli contro i 4 della Juve, 21 tiri in porta del Napoli contro i 6 della Juventus, possesso palla 64% del Napoli contro il 36% dei bianconeri. Migliori in campo per il Napoli Callejon, Fabian Ruiz, Allan, Koulibaly. Per la Juventus il solito Chiellini, Bonucci ma tutta la difesa di Allegri va elogiata in blocco.
