FRANCESCA BUSINAROLO ELETTA ALLA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE GIUSTIZIA

La parlamentare del M5S è stata eletta presidente della Commissione Giustizia. Andrà a sostituire Giulia Sarti in seguito alle sue dimissioni per il coinvolgimento nell’inchiesta sui mancati rimborsi al Movimento 5 Stelle.Per la presidenza della commissione Giustizia è prevalsa la sua candidatura, con l’accordo dei pentastellati e della Lega, rispetto ad Angela Salafia anche lei del Movimento 5 Stelle.La Businarolo è eletta con 24 voti su 34 e stacca la candidata Lucia Annibali del Pd che ottiene 7 preferenze, mentre un solo voto è stato ottenuto da Roberto Cataldi (M5S). Le schede bianche sono state due e Forza Italia, per protesta, non ha partecipato al voto. Enrico Costa ha lasciato la commissione con gli altri forzisti dicendo: “Prendiamo le distanze dal M5S e anche dalla Lega”. A detta dei forzisti, la Businarolo è stata scelta in ragione di “una promozione sul campo per avere presentato un emendamento sul ddl anticorruzione”. Costa ha inteso fare riferimento alla modifica del testo presentato dalla deputata, nonché relatrice del disegno di legge che ha portato allo stop alla prescrizione dopo il primo grado di giudizio.Poi Costa ha incalzato e riferendosi alla maggioranza di governo ha detto: “Fanno una partita di giro. Questo è il nuovo corso”, precisando che non si tratta di una questione personale ma la critica politica è all’indirizzo della Lega che dapprima si era schierata su posizioni antitetiche sulla legge anticorruzione e adesso vota, premiando chi è stata la fautrice di questa riforma, cioè la Businarolo. Francesca Businarolo era stata protagonista lo scorso novembre di un aspro dibattimento con Emanuele Fiano (Pd) nel corso della discussione sul ddl anticorruzione. La neo-presidente della Commissione Giustizia è nata ad Este (PD) e partecipa alle attività del M5S fin dalla fondazione del 4 ottobre 2009. E’ stata capogruppo del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle alla Camera dal 12 maggio 2015 al 5 agosto 2015. E’ laureata in Giurisprudenza e ha presentato otto proposte di legge. In particolare, è stata relatrice di quella (diventata legge a fine 2017) che ha introdotto la tutela per i whistleblower, cioè i lavoratori che segnalano episodi di corruzione. E’ anche stata co-firmataria di altre leggi come ad esempio: la proposta di legge sulla class action; la gestione pubblica del ciclo delle acque; l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali; sulle norme per il controllo e la vigilanza negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia.