IL JOBS ACT È ILLEGITTIMO; UN COLPO PER RENZI ED UNO PER DI MAIO

ECCO un duro colpo alla struttura del Jobs Act, ma che arriva anche a colpire al Decreto Dignità messo in atto dal governo Conte.A dirlo una dei massimi organi di garanzia costituzionale, la Consulta a cui è demandato il compito di giudicare la legittimità degli atti dello Stato.La Corte ha bocciato una delle norme che costituiscono l’impalcatura della riforma del lavoro varata dal Governo Renzi.Il punto che ha ricevuto la bolla di illegittimità è quello che prevede una determinazione rigida dell’indennizzo spettante a quel lavoratore ingiustamente licenziato dal datore di lavoro. Una norma che non è stata modificata dal successivo Decreto Dignità, varato dal Governo Conte.Una norma che Di Maio si era guardato bene da stravolgere troppo per non urtare troppo i già difficili rapporti con il mondo imprenditoriale e quello sindacaleNel dettaglio, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l’articolo 3, comma 1, del decreto legislativo n.23/2015 sul contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, nella parte – non modificata dal successivo decreto legge n.87/2018, cosiddetto ‘decreto dignita – che determina in modo rigido l’indennità spettante al lavoratore ingiustificatamente licenziato.