MODESTA RIFLESSIONE: MA UN CONSIGLIO DEI MINISTRI NON ERA MEGLIO?

MODESTA RIFLESSIONE: MA UN CONSIGLIO DEI MINISTRI NON ERA MEGLIO?

Ma scusate l’ignoranza, la mia ovviamente, annunciare una conferenza stampa per parlare della squadra di governo che, a sua detta, deve cercare una sintesi sennò non si va avanti io ci trovo una grande contraddizione e mi pongo anche qualche domanda. La contraddizione è che, insieme alla elencazione di tutte le belle cose fatte, pareva di sentire Berlusconi quando se le cantava da solo, in buona sostanza si lamenta dei dissidi tra i suoi due vice che si parlano, anzi si attaccano, tra di loro a distanza, sui social, o sulla stampa. Poi lui invece indice addirittura una conferenza stampa, il massimo della comunicazione “trasversale”, annunciata poi su un social, per parlare ai due e dei due. Ma non sarebbe stato meglio indire un consiglio dei ministri e queste cose dirle “vis a vis”, magari anche in modo enfatico, per usare un eufemismo? E perché poi non dire certe cose in Parlamento? Scomodo e controproducente? Evidentemente il PDC ha bisogno, da buon avvocato, di testimoni, tanti, che un domani possano affermare che lui li aveva avvertiti a cosa si andava incontro, tipo l’Europa, Pilato docet. E poi la domanda che sorge spontanea ( caro indimenticato Lubrano) è: ma cosa si dicono allora durante i consigli dei ministri? Di cosa parlano? Parleranno già di queste cose? Delle frizioni tra i due? Delle divergenze nel proporre leggi, e/o decreti? Prima di oggi, della conferenza stampa, parrebbe di si perché di decreti e provvedimenti ne sono stati varati, li ha elencati proprio lui, forse allora mancava uno dei due? Tutto questo è veramente incredibile, surreale. Scuserete la mia ignoranza, scuserete se esisto.