POTERE AL POPOLO, UNA “MENTALITA’ VINCENTE” ROVINATA DA LOTTE INTESTINE

Mi ero tenuto a mente questi post, tra molti. Perché anche nel mondo della sinistra radicale persiste una sorta di vittimismo e insofferenza grillina nei rapporti coi media, considerati sempre pronti a sabotare una rivoluzione socialista altrimenti dietro l’angolo.Quindi un normalissimo articolo su “Potere al popolo” – scritto senza acrimonia e allo stesso tempo senza fanfare, ma con la giusta dose di conoscenza – era diventato un «attacco», una «caricatura», scritto con l’ironia del «giornalista che la sa lunga», con un «problema di visione» vista la «decadenza» anche giornalistica del nostro Paese.Comunque sia, la notizia è che dopo appena dieci mesi da quell’articolo “Potere al popolo”, premiata da un epico 1,1 per cento alle elezioni nonostante la «mentalità vincente», si è praticamente schiantata per discussioni interne sullo Statuto, incomprensibili ai più. Neanche formalmente nati e già scissi.Non ci trovo nulla da ridere (in quell’1,1 per cento c’ero anche io) ma continuo a pensare – come faccio da anni – che le innumerevoli sigle della sinistra radicale siano affette da un problema psichiatrico, prima che politico.