LETTERA AL MINISTRO DELL’INTERNO SUL CARA DI CASTELNUOVO DI PORTO

Gentile signor ministro dell’Interno,mi sento in dovere di farle un ringraziamento pubblico. Autorizzando il trasferimento degli ospiti del Cara di Castelnuovo di Porto (peraltro non legato al decreto sicurezza, ma solo al fatto che la cooperativa che lo gestiva ha perso l’appalto), lei ha permesso a tanti compagni di sinistra di rendersi conto che gli esseri umani – anche se ospiti, anche se “a carico”, anche se bisognosi di protezione e temporaneamente non autosufficienti – non sono sacchi di patate.Sa, negli anni scorsi, quando un giornalaccio di destra titolava sulle “rivolte” dei richiedenti asilo che non volevano essere spostati per simili provvedimenti autorizzati dai suoi predecessori, che addirittura non gradivano il cibo che gli veniva gentilmente elargito, che si lamentavano perché, pur non essendo sottoposti a misure di restrizione della libertà, si trovavano in luoghi isolati, privi di mezzi per raggiungere i centri abitati, tanti compagni di sinistra alzavano gli occhi al cielo e si chiedevano cos’altro avevano da pretendere questi signori, che già vivevano della nostra carità e tutto sommato non stavano tanto male.Ecco, io la ringrazio perché lei è riuscito a mettere in luce il fatto che i diritti non si meritano, i diritti “sono”. Che i rifugiati restano soggetti, con gusti, desideri, esigenze, forse anche persino pretese.Manca un tassello, ma su questo lei, signor ministro, non ha potere, anzi ha già fatto fin troppo. Ora i compagni di sinistra sono pronti per il salto di qualità: riconoscere la soggettività e i diritti dei richiedenti asilo in quanto esseri umani e non solo fantocci da agitare per fare propaganda contro di lei. Non sono certa che questo avverrà presto.Nel frattempo la ringrazio di cuore per quanto fatto finora.Con sincera gratitudine,Francesca Capelli