LA VERITA’ SUL REDDITO DI CITTADINANZA

LA VERITA’ SUL REDDITO DI CITTADINANZA

Non s’è capito profondamente quali siano i motivi che spingano alcune persone ad intraprendere una Battaglia contro il Reddito di cittadinanza, tuttavia le “ragioni” che costoro adducono, sono per lo più fantasiose o imprecise, ma anche in buona parte studiate a tavolino per destabilizzare l’opinione pubblica con false informazioni.Non volendo entrare nel merito della faziosità politica (meglio ancora, partitica) si glisserà sulla paternità di alcune affermazioni ma praticamente ogni cittadino conosce perfettamente quale siano le Forze politiche detrattrici di questa Misura, i più avvezzi ai “giochini” politici ne conoscono pure le reali motivazioni. Ci si limiterà quindi ad elencare alcune VERE BUFALE che tentano d’inquinare l’immaginario collettivo in merito al Rdc. Il Rdc indurrà la gente a licenziarsi in massa per percepirlo e stare sul divano.Falso! Naturalmente non potrà beneficiarne chi si è licenziato da poco volontariamente. La gente rifiuterà il lavoro a causa degli stipendi bassi e perché spostarsi di 100 km costerebbe troppo.Falso! Non è che non esistano dei lavori più vicini ovunque si risieda. Inoltre, lo stipendio non potrebbe mai essere inferiore al Rdc. Nel nostro Paese, specialmente al Sud, sono tutti ladri e mafiosi perciò prenderanno il sussidio e poi lavoreranno in nero.Falso! Tra lavori socialmente utili e corsi di riqualificazione avranno la giornata occupata. Chi invece attualmente si trova ad essere occupato in nero, sarà impossibilitato a pretendere il sussudio proprio per tali motivi. O si rinuncia al lavoro in nero o si rinuncia al reddito di cittadinanza. Il reddito di cittadinanza prevede che chi abbia superato i 67 anni debba accettare un lavoro per vedersi riconosciuto il sussidio.Falso! Un’assurda affermazione che comunque qualcuno coraggiosamente sostiene. Il sussidio non potrà essere speso come si vuole ma solo per comprare beni di prima necessità.Falso! L’unico divieto riguarda praticamente solo il gioco d’azzardo. Lo Stato pagherà la gente per stare sul divano. Meglio sarebbe creare incentivi alle imprese per assumere.Falso! Gli incentivi sono già previsti, ma chi non ha lavoro comunque come dovrebbe vivere? Il Rdc pretende che un cittadino povero e quindi depresso trovi la forza di andare a lavorare entro i 100 Chilometri.Falso! Come se invece normalmente un disoccupato potesse trovare lavoro sotto casa. Questa affermazione non è davvero commentabile eppure più di qualche volta viene sostenuta nei commenti dei “social” a suffragio della inadeguatezza del Rdc… Separerà le famiglie, manderà a lavorare il padre a Palermo, la madre a Milano e chi si prenderà cura dei figli piccoli o disabili?Falso! Prescindendo dalle esagerazioni sulle presunte distanze, va anche sottolineato che un componente della coppia che assista un disabile o abbia un figlio di età inferiore ai 3 anni è esonerato sia dal patto per il lavoro sia dai lavori socialmente utili. Il reddito di cittadinanza è espressione dell’incapacità del Governo perché con quel denaro si potrebbe creare lavoro.Falso! Un’affermazione demagogica, il lavoro non si crea dal nulla per Decreto Legge. L’attivazione di nuovi posti di lavoro semmai è legata all’economia e maggiore sarà la possibilità di spendere, maggiore sarà l’offerta di beni e servizi. Se non si mettono i cittadini in condizione di potersi comprare una pizza o un pantalone, come si può sperare che l’economia cresca? E’ chiaro che chi afferma che col denaro si debbano creare posti di lavoro, sostiene una sciocchezza, eppure a questa banalità moltissimi danno credito… Professare l’attivazione del Rdc è stato solo uno spot elettorale perché non ci sono le coperture e chi arriverà a percepirlo prenderà ancora meno del reddito di inclusione del Pd.Falso! Il Governo ha dimostrato (ed è costato il rischio di procedura d’infrazione in Ue), che le coperture ci sono e sono certificate dalla ragioneria dello Stato. Il punto è che chi sperava di sputtanare il Governo in questa fase, è rimasto deluso e ora grida alla presunta scarsezza delle coperture… Il reddito di cittadinanza prevede che in ogni caso si arrivi ad un minimo di 780 euro, quindi nell’ipotesi di un cittadino che si trovi ad esempio a percepire uno stipendio di 500 euro, la sua integrazione sarà di 280 euro al fine del raggiungimento dell’importo stabilito (780 euro). La serie di castronerie potrebbe proseguire ancora fino a passare dalla fanta-economia alla fantascienza e c’è stato addirittura chi ha invocato un referendum per abrogare questa Misura…L’unica medicina della quale il cittadino dispone, è l’informazione. E’ disponibile in rete (e non solo sul sito del Governo) il testo relativo alla regolamentazione del reddito di cittadinanza e chiunque può concedersi 5 minuti per leggerne i contenuti che va detto, non sono scritti in “politichese” ma sono ben comprensibili da chiunque. Non esiste il Governo perfetto e probabilmente non lo è nemmeno quello attuale e tutte le Leggi dello Stato possono essere migliorate, ma quando un Provvedimento nasce per tutelare i più deboli, quelli più desolati che sono privati della dignità e sopravvivono in condizione di povertà, non si può essere Bastian contrari per compiacimento politico o per asservimento partitico. La Costituzione della Repubblica italiana prevede che sia garantita nel limite del possibile la dignità a chiunque e che chiunque sia messo in condizione di avere sostegno economico, per questa ragione (oltre che per umanità) dovremmo diffidare da chi avversa questa condotta, perchè se non è motivato da disumana cattiveria, allora è sicuramente in malafede.