SIGRID ARIANNA, 26 ANNI. MORIRE DI EROINA A TREVISO

DI CLAUDIA SABASigrid Arianna aveva solo 26 anni e non era una tossicodipendente abituale. Un viso dolce incorniciato da lunghi capelli neri e due grandi occhi scuri.Un grande amore per mamma e sorelle a cui non mancava mai di rivolgere una parola affettuosa sul suo profilo Facebook.Sigrid Arianna, argentina di origine, lavorava come cameriera in Germania e trascorreva le sue vacanze a Vittorio Veneto, nel Trevigiano, con il suo compagno.È qui che tornavano insieme per rigenerarsi e tra qualche giorno sarebbero tornati di nuovo in Germania a riprendere il lavoro.È stato proprio il compagno, giovedì pomeriggio, a ritrovare il suo corpo privo di vita.Rientrato a casa aveva notato la porta della camera chiusa a chiave, così aveva provato a chiamarla.Ma Arianna non ha risposto equando ha buttato giù la porta lei era lì, per terra, senza vita, con accanto una siringa usata e tracce di droga sul pavimento.Le prime indagini fanno pensare a un overdose di “eroina gialla”, una droga pesante che al nord e al centro Italia sta uccidendo decine e decine di giovani.Ma soltanto dopo l’autopsia si potranno chiarire meglio le cause della morte.Parlare di droga, di gente che muore per overdose, rimanda subito l’immagine di persone distrutte nel fisico, nella dignità, persone che vivono ai margini della società.Ma Sigrid Arianna non era una sbandata.Non presentava alcuna traccia ne’ sulle braccia ne’ sul resto del corpo, che potesse far pensare a una dipendenza da eroina e nessuno avrebbe mai immaginato che dietro quel viso pulito e sereno potesse nascondersi una storia di droga.Nemmeno il suo compagno che appena l’ha vista riversa a terra ha subito chiamato i medici del 118.Ma è stato tutto inutile.Arianna era ormai già morta da ore.Sulla vicenda, la Procura ha aperto un fascicolo.L’ipotesi di reato è di morte in conseguenza di altro reato.Sarà ora l’autopsia a chiarire se sia stata davvero l’eroina a ucciderla e solo i test tossicologici potranno accertare se si trattasse o meno di “eroina gialla”.