IDENTIKIT DI BENEDETTO DELLA VEDOVA, IL NUOVO SEGRETARIO DI + EUROPA

E’ l’ex senatore Benedetto Della Vedova ad essere eletto segretario di +Europa alla conclusione del primo congresso del partito. Della Vedova ha ricevuto il 55,7 per cento dei voti dei voti (1278),superando così l’ex segretario dei Radicali Marco Cappato fermatosi al 30,2 per cento dei voti, e Alessandro Fusacchia, arrivato al 14,1 per cento. +Europa è un partito europeista che ha visto la sua nascita prima delle ultime elezioni politiche al fine di riunire i politici e gli attivisti radicali e liberali. Prima leader è stata Emma Bonino, che non si è ricandidata alla guida del partito. La sfida, nel congresso era quindi tra Della Vedova e Cappato. Ambedue avevano fatto parte dei Radicali, ma mentre il primo aveva in seguito aderito al centrodestra, il secondo era rimasto coi Radicali anche quando avevano dato il loro sostegno al secondo governo Prodi, nel 2006. Intorno al congresso di +Europa suono ruotate molte parole dovute per lo più al tentativo di“scalata ostile”da parte di alcuni attivisti di destra vicini alla Lega. Una vicenda che si è conclusa con l’esclusione della candidata di destra per irregolarità nella raccolta delle firme. Al momento della sua proclamazione in sala c’è stata qualche contestazione che potrebbe essere interpretata come fisiologica ma che non fa correre nessun rischio alla sopravvivenza di +Europa. Dal canto suo, Della Vedova, chiederà a Cappato di candidarsi alle europee anche in virtù del fatto chela popolarità che si è conquistato sul campo rappresenta un patrimonio che sarebbe folle pensare di non valorizzare. Albergano due anime in +Europa, quella dove si colloca Benedetto Della Vedova, sostenuto da Bruno Tabacci e quella occupata dal radicale e tesoriere dell’Associazione Coscioni Marco Cappato. Due modi differenti di vedere la politica ma il futuro del partito stesso. Nel mezzo vi è la Bonino, leader e anima dei radicali da molto tempo che pur non schieratasi apertamente, è stata considerata da molti più vicina alle posizioni di Della Vedova. La Bonino non nasconde segni di preoccupazione e spera che il risultato a cui si è giunti , non porti ad una spaccatura all’interno del partito. +Europa ha ancora un futuro tutto da scrivere, anche se per sopravvivere alle Europee, da sola dovrebbe superare la soglia del 4 per cento alle Europee.Al vincitore sono subito arrivati i complimenti del primo degli sconfitti. ” Auguro a Benedetto Della Vedova buon lavoro come segretario di + Europa”, ha detto Cappato. Aggiungendo: “Lamia e nostra azione continua, sugli obiettivi federalisti europei e ecologisti che ho portato in Congresso e sui quali mi auguro che +Europa vorrà comunque impegnarsi”.Ma vediamo chi è Benedetto della Vedova in questa scheda. Nato nel 1962 a Sondrio, Della Vedova si laurea in discipline economiche e sociali all’Università Bocconi di Milano. Durante la sua carriera si occupa di ricerche presso l’Iefe (Istituto per l’Economia delle fonti di energia) dell’Università Bocconi e presso l’Irer (Istituto di ricerca della Regione lombarda). Dal 1990 al 1995 ricopre l’incarico di assistente alla cattedra di Economia e politica agraria dell’Università cattolica di Milano.Dal luglio 2005 al maggio 2006 è stato nominato Consigliere del Cnel in qualità di “esperto” nominato dal Governo. Segretario nazionale (1994-1997) e tesoriere (1994-1996) del movimento dei Club Pannella-Riformatori. Dirigente Lista Pannella (1997-1999). Dal 1992 è sempre stato iscritto al Partito radicale Transnazionale. Dal luglio 1999 al luglio 2004, membro del Parlamento Europeo. Membro della Commissione per i problemi economici e monetari, e della Commissione per l’industria, il commercio estero, la ricerca e l’energia; membro della Delegazione per le relazioni con i paesi dell’Asia del Sud e l’Associazione per la cooperazione regionale dell’Asia del Sud (Saarc). Nell’ottobre del 2005 ha lasciato i Radicali Italiani e fondato, con Marco Taradash, Carmelo Palma e Peppino Calderisi i “Riformatori Liberali”, soggetto politico di cui è stato Presidente. Dall’aprile 2006 è membro della Camera dei Deputati del Parlamento Italiano. Dal 2006 al 2008 è stato membro del gruppo di Forza Italia. Dal maggio 2008 al luglio 2010 è stato membro del gruppo Pdl. Nel 2008, esaurita l’esperienza dei Riformatori liberali, promuove la nascita dell’Associazione Libertiamo di cui è Presidente. Nel luglio 2010 contribuisce alla costituzione del gruppo di Futuro e Libertà alla Camera dei Deputati diventandone Presidente. Alle elezioni politiche del 2013 viene eletto al Senato in Lombardia nella lista Con Monti per l’Italia. A maggio 2013 diventa Portavoce Politico di Scelta Civica. Dal 28 febbraio 2014 è Sottosegretario agli Affari Esteri.Una personalità volubile, oppure alla ricerca di un’identità politica definitiva, date le numerose migrazioni sostenute nel corso della sua carriera politica, da un partito all’altro: che se da una parte potrebbe essere interpretata come una crescita personale, dall’altra non manca di creare qualche dubbio e perplessità . Ma ecco cosa ha veramente detto della vedova. Raccogliamo le sue dichiarazioni sull’euroed al suo scontro ideologico: 19 maggio 2017 ” penso che non abbia politicamente senso distinguere tra l’appartenenza all’Unione europea e alla moneta unica. Non più. Certamente non in Italia. Non è per caso che le forze che propongono che Roma esca dall’euro – con o senza referendum – siano le più ostili all’Europa e alle sue istituzioni”.Per arrivare poi a quelle più attuali su Salvini: «Salvini tratta con Bruxelles? Non a mio nome» 9 dicembre 2018 «Se sarà lui a trattare con Bruxelles come ha chiesto ieri alla piazza, Salvini si ricordi che lo farà però a nome della sua maggioranza e dei suoi elettori, non a nome di sessanta milioni di italiani. Sicuramente non a nome mio». Lo scrive su Facebook Benedetto Della Vedova, coordinatore di +Europa, lanciando l’hashtag#60milionimeno1.«La manovra andrà totalmente riscritta al Senato, forse per una errata interpretazione keynesiana sull’utilità macroeconomica dei lavori inutili. Questa pantomima velleitaria dello scontro con la Ue a puro scopo propagandistico – sottolinea Della Vedova – sta già costando miliardi ai contribuenti italiani a causa dello spread. Molti, molti più del costo del completamento della TAV. Salvini non deve trattare con la Ue ma deve semplicemente scrivere una legge di bilancio senza misure demagogiche e dannose per l’Italia, fissando un deficit sostenibile e misure per aumentare competitività e crescita», conclude Della Vedova. Da segretario neo eletto, nel suo primo giorno Benedetto Della Vedova ha chiarito la posizione del partito su due grandi questioni, quella dei migranti e la crisi in Venezuela: l’Unione europea non ha espresso una “posizione netta” contro Maduro anche “a causa della posizione ondivaga, connivente e contraddittoria del governo italiano. Sono molto dispiaciuto che l’Ue non abbia potuto assumere una decisione con una posizione netta sulla crisi venezuelana, con una condanna netta contro Maduro e la richiesta di andare al ripristino della legalità democratica. Non è stato possibile a causa della posizione ondivaga, connivente e contraddittoria del governo italiano nei confronti di Maduro”. Sui migranti sottolinea che “la guerra insulsa e stupida che l’Italia porta avanti contro alcuni Paesi, e la Francia in particolare, mina la possibilità di costruire una coesione politica attorno a una disegno di riforma necessaria”. La politica sull’immigrazione “smetta di essere ostaggio dei singoli Stati sovrani, che più sono amici del governo Salvini e Di Maio e più sono nemici dell’Italia. Serve una politica comunitaria. Discutiamo di tutto ma entro i confini invalicabili dell’umanità, del diritto internazionale e di un minimo senso civico”. Non possiamo però tralasciare le polemiche scaturite proprio in questi giorni relative al congresso di + Europa che si è appena svolto.Infatti ci sono state denunce in merito ad una sorta di reclutamento da parte degli iscritti a cui sarebbero stati offerti viaggio in pullman e pernottamento correlati da pasti in cambio di voti.In merito a questa incresciosa vicenda Della Vedova ha commentato: “Non credo sia possibile che delle persone nel 2019 votino senza conoscere i candidati, o si vengano a fare una gita a Milano. Non penso che poche centinaia di voti abbiano potuto cambiare il corso delle elezioni. Non penso, ma se proprio è successo, si è trattato comunque di un caso marginale. Verificheremo il tutto”.Un’avventura politica che non pare partire nel migliore dei modi, dal sapore più agro che dolce.Si attendono le verifiche, si attendono le risposte, si attende anche un lavoro svolto con trasparenza ed onestà, anche se, quando si parla di politica spesso alcuni valori vengono dimenticati.