AVVISO AI NAVIGANTI, AGLI INDIFFERENTI

Secondo l’ultimo rapporto Onu la Guardia Costiera libica riesce a fermare circa l’85 per cento di chi parte dalla Libia.Crescono naturalmente nuove rotte di mare e di terra in quanto come ben sappiamo il fenomeno delle migrazioni è insito nella storia dell’umanità. Ne muri, ne fossati e neppure lembi di mare possono riuscire a fermare un mondo avvolto, attanagliato da guerre, miserie e fame.Ma quello che interessa al governo del cambiamento ed a una parte degli italiani è il fatto che ormai gli sventurati che salgono sui gommoni verrebbero intercettati dalla Guardia costiera e riportato indietro.Ci sono notizie drammatiche per le morti in mare ma anche questo è un argomento che interessa a pochiSiamo ormai arrivati ad un morto ogni 51 persone salvatePer gli indifferenti ed i distratti quei morti sono il prezzo alla loro quieta esistenza tuttalpiù quei miserabili sono degli ignoranti che vanno coscienti verso un destino crudele ( che abbiamo accuratamente preparato) Possiamo anche ritenere di dominio pubblico che quanti finiscono nelle carceri libiche, nei veri e propri lager, sono detenuti in condizioni disumane, spesso senza acqua né cibo per giorni, a rischio di epidemia.Le donne subiscono violenze sessuali, ci sono testimonianze di traffici di organi umani, di soprusi di ogni genere.È così che tutto è diventato sistematico da quando l’Italia ha chiuso i suoi porti e si è messa a trattare con quel che c’è in Libia.Secondo l’Onu, l’alto commissariato per i Rifugiati, ben quindicimila persone, dopo mesi di detenzione, finiscono con l’essere rimesse in mano ai loro aguzzini e naturalmente ritentano la traversata pagando di nuovo i trafficanti.In una catena che si rialimenta all’infinito, in un business che per reclutare nuovi clienti nei paesi d’origine, si nutre anche di “offerte speciali” per chi, naturalmente, non ha immediata disponibilità del denaro richiesto.Condizioni di ricatto che si ripercuotono sulle famiglie di origine che si vedono ricevere continue richieste di riscattoTutto questo avviene con l’impegno economico del nostro Paese, di tutti noi, dell’Europa nel finanziare la deriva umana che facciamo gestire dai signori della guerra in Libia