NELLA ARCHITETTURA COSTITUZIONALE C’E’ IL SISTEMA ELETTORALE PROPORZIONALE

NELLA ARCHITETTURA COSTITUZIONALE C’E’ IL SISTEMA ELETTORALE PROPORZIONALE

Se in una automobile ci stanno più persone che preferiscono direzioni diverse è meglio che si parlino tra loro continuamente, decidano insieme dove andare a costo di perdere più tempo per scegliere la direzione, ed insieme guardino la strada per evitare dissi e bucheOppure è meglio che per un’ora ciascuno degli occupanti guidi la macchina nella direzione che preferisce, a costo di cambiare direzione, destinazione e percorso ad ogni cambio di conducente?Magari sperando che il guidatore becchi una buca per non portare i passeggeri in un posto che piace a lui?Immaginate se preferireste stare in un’auto che va dritta lentamente o in un’auto che va spedita ora a destra ora a sinistra.Lo stesso avviene con un parlamento eletto col sistema proporzionale invece che col sistema maggioritario.Nella “prima repubblica” le camere erano elette col sistema proporzionale: il Parlamento era la fotografia del popolo italiano e da una legislatura all’altra i partiti non vedevano enormi modifiche nelle proprie basi elettorali.I governi avevano nel Parlamento un controllo forte e duravano poco. I ministri non erano assai meno potenti.In compenso le politiche erano stabili, perché stabili erano i rapporti di forza, culturali e politici nel Paese. Ovviamente per raggiungere le decisioni importanti le opposizioni erano coinvolte.E col maggioritario? Pensiamo ai due decreti sicurezza: approvati a forza da un Parlamento blindato, verranno modificati dopo pochi mesi.Pensiamo all’Italia che in mano alla lega si allontanava dall’Europa e flirtava ora con gli USA di Trump, ora con la Russia di Putin.Oggi cerca un ruolo di protagonista nella UE.Di qua e di la , da avere il mal d’auto.Il sistema proporzionale dà il controllo alla maggioranza del Paese e dà un ruolo anche alle minoranze e così genera politiche stabili .A questo possiamo aggiungere che tutta l’architettura istituzionale disegnata nella nostra Costituzione trae senso dall‘elezione del Parlamento fatta col sistema proporzionale.